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Cronaca San Marcellino

Falsi incidenti: padre nega le accuse, i figli fanno scena muta

Al via gli interrogatori dopo le venti ordinanze cautelari

Sono iniziati questa mattina gli interrogatori delle persone coinvolte nell’inchiesta sui finti incidenti stradali per ottenere i risarcimenti dalle assicurazioni. Davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord Valentina Giovanniello sono comparsi Giuseppe Temperato, 65 anni, di San Marcellino; Luigi Temperato, 32 anni, di San Marcellino; Mario Temperato, 35 anni, di San Marcellino.

Padre e figli sono finiti in carcere su richiesta del pubblico ministero Paolo Di Sciuva perchè considerati i promotori dell’associazione a delinquere, anche in base alle accuse lanciate dai tre collaboratori di giustizia Attilio Pellegrino, Fabrizio Cannavacciuolo e Salvatore Caterino.

Giuseppe Temperato ha risposto alle domande del giudice negando ogni addebito relativamente all’organizzazione dei falsi incidenti, mentre i figli hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande. I tre indagati sono difesi dall’avvocato Giovanni Cantelli.

L’indagine ha consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale, composto principalmente dai titolari di un’agenzia di infortunistica stradale, i quali, grazie alle false attestazioni di periti assicurativi compiacenti, sono riusciti a simulare incidenti stradali con danni a persone e cose, ottenendo dalle compagnie assicurative indennizzi per diversi milioni di euro.

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