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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Costruttore vittima del clan: "Ha altri cantieri, l'impresa è grossa"

Il clan decide di pedinare l'imprenditore: "Ci mettiamo uno dietro e prima dell'ultima tranche.."

L'imprenditore era grosso ed il cantiere per le case a Baia Domizia non era l'unico da sottoporre ad estorsione. Per questo Mario Fazzone, capuano e titolare di un caseificio arrestato in settimana, e Massimo Perrone, considerato il capo del ricostituito gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi, decidono di far pedinare il costruttore.

Secondo quanto ricostruito dagli organi inquirenti fu Fazzone ad indicare al gruppo della "Nuova Gerarchia del Clan dei Casalesi" l'imprenditore da sottoporre ad estorsione con la richiesta di 10mila euro. Ma evidentemente non bastava perché la "vacca" andava munta meglio. Dalle intercettazioni emerge come Fazzone inviti Perrone e Vittorio Giarnieri a verificare altri cantieri avviati da parte dell'imprenditore: "Questo per avere un cantiere così grande a Baia Domizia vuol dire che l'impresa è grande, già ha gli altri cantieri aperti, quando questo ora ci ha finito di pagare Baia Domizia, non lo vedi più! Quando viene un'altra volta sotto. secondo te ci chiama e ci dice...".

Il gruppo sa che la vittima ha dei lavori da effettuare anche a Giugliano ma l'impresa, a loro avviso, ha ben altro giro d'affari. "Questo ha 7-8 cantieri". Di qui l'idea di pedinare la vittima: "ci mettiamo uno dietro" in modo che quando "quello fa il giro dei cantieri, ha il cantiere qua..ha il cantiere qua..ha il cantiere qua, quando ci incontriamo, prima dell'ultima tranche ti devo parlare un attimo, senti una cosa...". 

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