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Cronaca Casapesenna

Inquieto racconta il suo impero: "Solo frutto del mio lavoro"

L'imprenditore si difende dall'accusa di aver reimpiegato i soldi di Zagaria

Nicola Inquieto prova a dimostrare la sua innocenza. L'imprenditore di Casapesenna, accusato di essere vicino al boss dei Casalesi Michele Zagaria, ha risposto per oltre 4 ore e mezza alle domande del collegio difensivo, composto dagli avvocati Nicola Marino e Giuseppe Stellato, spiegando il suo patrimonio da self-made-man in Romania, frutto, secondo la sua versione dei fatti, del suo lavoro e dei suoi sacrifici.

Inquieto ha provato a far breccia nel collegio giudicante del tribunale di Napoli Nord parlando dei suoi canali di approvvigionamento e dei finanziamenti bancari oltre ad elencare ciò che ha realizzato a Pitesti. Secondo l'antimafia l'impero di Inquieto sarebbe cresciuto, partendo dal nulla, reimpiegando i capitali di Michele Zagaria. Il processo è stato rinviato a due giorni per consentire alle parti di produrre documenti, dopodichè si dovrà procedere con eventuali ulteriori richieste probatorie e le discussioni.

I tempi sono strettissimi. Il prossimo 26 maggio, infatti, Inquieto dovrà tornatre in Romania, secondo quanto disposto dalla Corte di Cassazione di Bucarest. L'imprenditore arrestato in Romania un anno fa, in virtù di un mandato di arresto della Procura europea Eurojust, spiccato nei suoi confronti in seguito ad un'inchiesta della Dia per associazione camorristica, venne consegnato alle autorità italiane in via temporanea. Dopo un'ulteriore proroga di sei mesi a novembre scorso, ora il termine ultimo è in scadenza.

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