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Cronaca San Marcellino

Inganna il marito e gli fa riconoscere un figlio non suo, rischia il processo

Il gip ha disposto l'imputazione coatta per la donna: abbandonata dall'amante gli fece credere di essere il padre del bambino

Ed il meccanismo dell'inganno si inceppò. Il Gip Coppola del Tribunale di Napoli Nord ha disposto l'imputazione coatta a carico di G. P. originaria di San Marcellino moglie fedifraga che ingannò l'ex  marito V. P. facendogli riconoscere un figlio non suo.

Una paternità concessa con l'inganno per V. P. e strappata via con la verità che portò all'apertura di un procedimento penale nel dicembre 2018 a carico della fedifraga G.P. innanzi al Tribunale di Napoli Nord per rispondere del reato di alterazione dello stato di filiazione e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Era il luglio del 2017 quando venne alla luce un bambino che V. P. riconosceva come proprio tra le gioie immense della paternità salvo poi scoprire solo nel dicembre 2017 che il nascituro era frutto di una relazione extra coniugale e parallela della donna come poi confermato dall'esame del dna effettuato sul neonato.

La ragione dell'inganno era dettata da motivi economici. La donna rifiutata dall'amante alla scoperta dello stato interessante poiché sposato ripiegò sul fedele consorte che le era accanto da una vita certa del suo sostegno prima, durante e dopo la gravidanza. Il rimorso del padre naturale di un bambino nato tra le bugie non tardò ad arrivare e la verità scabrosa venne a galla. Ottenuta la sentenza di disconoscimento della paternità V.P. difeso dai legali di fiducia, Domenico Quintiliano e Vincenzo Coppola, chiede giustizia per una paternità negata tra l'ingiustizia e la menzogna.

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