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Cronaca Aversa

L'indagine della Corte dei Conti aperta dopo un esposto: ecco il nodo della contestazione milionaria

Delle 136 case, solo 32 sono state concesse con contratto annuale non rinnovato

“Il danno erariale è rappresentato non dalla semplice omessa riscossione della entrata dovuta, ma, piuttosto, dalla definitiva perdita del relativo diritto di credito”. E’ il passaggio centrale dell’invito a dedurre che la Procura regionale della Corte dei Conti ha inviato a sette persone (tra cui gli ex sindaci Domenico Ciaramella ed Enrico De Cristofaro, ex amministratori e dirigenti del Comune di Aversa) coinvolti nell’indagine sulle case popolari di via San Lorenzo.

Per tutti i 136 alloggi in questione la Procura della Corte dei Conti ha rivelato “una occupazione sine titulo protratta nel tempo, posta in essere nella stragrande maggioranza dei casi da soggetti privi in assoluto ed ab origine di un titolo legittimante, mentre per soli 34 alloggi rileva una occupazione divenuta sine titulo solo in un secondo momento, in quanto i contratti stipulati all’inizio degli anni 90 per la durata di un solo anno non sono mai stati rinnovati”. Per la Procura il danno erariale certo, attuale e concreto è pari a circa 2,7 milioni nel periodo tra gennaio 2009 e dicembre 2013, nel quale non è stato effettuato alcun atto di diffida ad interrompere il termine quinquennale di prescrizione civilista.

Le indagini della Corte dei Conti sono scattate in seguito ad un esposto ed hanno verificato un danno complessivo di circa 16 milioni di euro derivanti dai mancati introiti. E per la Procura chi avrebbe dovuto ‘muoversi’ era stato soprattutto l’ex dirigente Elio Florio, a cui si sono succeduti Alessandro Diana (dal 2012 al 2015) e poi Stefano Guarino, attuale dirigente al quale la Procura riconosce di essersi attivato mediante l’indizione di una conferenza dei servizi nel 2018, tant’è che lo stesso comandante della polizia municipale ha poi provveduto a firmare le diffide ai pagamenti ed anche gli sfratti che hanno provocato una reazione forte dei residenti di San Lorenzo che hanno protestato per giorni, anche sotto il Comune di Aversa.

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