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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Aversa

Indagine per corruzione, svolta dopo ricorso in Cassazione

Gli atti tornano al Riesame. L’imprenditore sospeso per una presunta mazzetta

Una serie di intercettazioni che confermerebbero l’ipotesi accusatoria ma che non bastano per giustificare un provvedimento di sospensione dall’attività per sei mesi. E’ questo il pensiero messo nero su bianco dalla Sesta Sezione Penale della Cassazione (presidente Giorgio Fidelbo) che ha accolto in parte il ricorso presentato dall'avvocato Dezio Ferraro per conto dell’imprenditore di Aversa Orlando Vicigrado, 35 anni, rimasto coinvolto in una inchiesta della Procura di Napoli Nord.

Vicigrado, amministratore del Consorzio Stabile Grandi Opere (Consorzio Ago), era stato sospeso per sei mesi dall’attività imprenditoriale. “Il Tribunale - scrivono i giudici della Cassazione - ha fondato il proprio giudizio su una sequenza di conversazioni intercettate, segnalando l'interesse del Vicigrado ad ottenere una proroga del termine di esecuzione dei lavori, l'appuntamento preso dal Vicigrado con il Merola, il fatto che il ricorrente, prima di incontrare il predetto, avesse fatto presente al suo autista che Merola «deve avere i soldi», nel contempo contando banconote e aggiungendo di voler registrare la conversazione, la circostanza che dopo l'incontro il ricorrente avesse riferito al suo interlocutore di aver ottenuto quanto richiesto, con caffè e sigarette, al che l'autista aveva chiosato che «i soldi aprono pure le porte del Paradiso». tratta di elementi che sono stati ricostruiti in modo da ricomporre in modo coerente il quadro di un'intesa corruttiva, contrassegnata dalla dazione di denaro appositamente predisposto, disvelata dal commento dell'autista all'ironico riferimento del ricorrente a caffè e sigarette”. 

Ma secondo gli ermellini “in tema di presupposti per l'applicazione delle misure cautelari (la sospensione dall’attività, ndr), si rileva che il pericolo di reiterazione del reato deve essere concreto e attuale e dunque fondarsi su elementi specifici, inerenti al fatto e alla personalità del soggetto, che consentano di ritenere che tale pericolo sia effettivo e specificamente apprezzabile nel momento dell'adozione del provvedimento”. Ma in realtà secondo la Cassazione questo pericolo non sembra essere così attuale per Vicigrado (l’indagine riguarda fatti del 2015) e per questo motivo decido di annullare l’ordinanza di sospensione, rinviando gli atti al tribunale di Napoli per un nuovo esame. 

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