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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Sparanise

Influenze, finanziamenti e appalti alle ditte: atti del Comune sotto la lente degli 007 del Ministero

Verifiche della commissione d'accesso anche su progetti, finanziamenti ottenuti e chi ha lavorato per l'Ente

Influenze, contropartite in denaro o altri benefici conseguiti grazie all'aggiudicazione di appalti, servizi, forniture o l'elargizione di concessioni edilizie 'vietate' o ancora grazie all'assenza di controlli. Questo (ed anche altro) è al vaglio della commissione d'accesso insediatasi nel marzo scorso nel Comune di Sparanise, presieduta dal vice prefetto Vincenzo Lubrano, per verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione e collegamenti con la criminalità organizzata dopo la bufera che coinvolse il primo cittadino di Sparanise Salvatore Martiello sulla vicenda sul conferimento di servizi di assistenza per minori in odor di camorra.

Nel mirino della commissione e più in generale della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sono finite delibere, ordinanze, regolamenti a firma dei vari sindaci che si sono susseguiti nel corso degli anni nel Municipio di Sparanise nonché delle rispettive giunte (dal 1996 con Antonio Merola sindaco, passando per Salvatore Piccolo, Mariano Fausto Sorvillo fino a Martiello). Al vaglio della commissione sono finite anche le partecipazioni a proposte, i voti e e le astensioni dei consiglieri comunali in merito a progetti, erogazioni, bandi.

In un primo momento l'attività di osservazione della commissione si è concentrata sulla lottizzazione di via Calvi ed i relativi permessi a costruire riconducibili alla autoctona famiglia Papa, storica espressione del clan dei Casalesi nell'Agro Caleno. Nello specifico si fece riferimento all'insediamento delle 8 'ville bunker' dotate dei più sofisticati sistemi di sorveglianza che risultarono già nel novembre 2006 dagli accertamenti posti in essere dalla squadra investigativa del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere prive di legittime autorizzazioni trattandosi ad origine di richieste di autorizzazioni per la realizzazione di fabbricati rurali su terreni agricoli non edificabili, diventati 'improvvisamente' edificabili e ciò che appariva come un deposito per mezzi agricoli è divenuto in ville su più livelli. La commissione d'accesso ha provveduto all'acquisizione a tappeto ,presso l'Ufficio Tecnico Comunale, non solo della documentazione in ordine alle concessioni edilizie rilasciate ai congiunti del più noto capozona Giuseppe Papa “ab origine” ma ha verificato l'ulteriore documentazione volta a chiarire se il Piano Regolatore Generale approvato definitivamente il 3 giugno 2003 o il Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale del Comune di Sparanise prevedesse la possibilità di costruzione su tali terreni agricoli o prevedesse la possibilità di accorpamento di suddetti terreni agricoli ma anche di ulteriori 'zone d'ombra' della cittadina di Sparanise.

Sotto la lente di ingrandimento, inoltre, sono finite anche le procedure riguardanti le richieste e le erogazioni di finanziamenti regionali ed europei e le reali destinazioni d'uso. Non sono mancate verifiche sull'iter amministrativo per l'aggiudicazione di servizi e forniture dove sovente ricorre il nominativo di alcune società aggiudicatrici d'élite. Imprese edili “double face”, cioè impiegate contemporaneamente per lavori di manutenzione straordinaria o in generale per i lavori pubblici ed anche per l'edilizia privata di esponenti vicini alla politica ed alle famiglie in odore di camorra.

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