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Cronaca Aversa

Corruzione in tribunale, c'è l'inchiesta bis con 12 indagati

Indagine parallela a quella sul giudice Caria. La Procura ha chiesto una nuova proroga: c'è anche la compagna dell'ex presidente della Fallimentare

C’è anche un’altra inchiesta parallela sulla corruzione negli uffici giudiziari che ha creato un vero e proprio terremoto al tribunale di Aversa con l’accoglimento da parte del Riesame della richiesta di arresto (ai domiciliari) dell’ex presidente della sezione Fallimentare di Napoli Nord Enrico Caria (sospesa in attesa del ricorso in Cassazione). 

La prossima settimana, infatti, è fissata la camera di consiglio a Roma nel corso della quale il gip Alessandro Arturi dovrà decidere se concedere o meno la nuova proroga delle indagini che è stata avanzata dal pubblico ministero della Procura di Roma a carico di 12 indagati, tra cui Daniela D’Orsi, attuale compagna del giudice Caria.

L’indagine è stata aperta per concorso in corruzione di atti giudiziari e coinvolge, tra gli altri, anche l’ex presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Aversa Franco Matacena e l’attuale Antonio Tuccillo (rappresentati dagli avvocati Franco Coppi, Raffaele Costanzo e Giovanni Battista Vignola). Con loro risultano indagati anche Adriano Di Micco di Afragola, Gaetano Ruggiero di Napoli (difeso dall’avvocato Paolo Stravino), Alfredo Mazzei (avvocato Botti), Francesco Palmieri (avvocato Abbagnano Trione), Luca Parrella (avvocato Pirolo), Alessandro Colaci (avvocato Oliva), Riccardo Macchioni di Napoli, Antonio Savino di Avellino, Massimo Matera (avvocato De Vita).

Per questa inchiesta ‘parallela’ non sono state avanzate richieste di misure cautelari a carico degli indagati, così come è invece accaduto per il filone principale che vede coinvolto il giudice Caria.

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