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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

7 ARRESTI 'Soffiate' prima del concorso: ecco le accuse agli esponenti Pd

Sgambato e Vitale hanno sponsorizzato l'assunzione di 2 ragazze nell'ambito C8

Non solo la ‘segnalazione’, ma anche la possibilità di avere le domande prima del colloquio decisivo. Sono questi i passaggi fondamentali che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Camilla Sgambato, deputata del Partito democratico, e di Raffaele Vitale, ex sindaco e segretario provinciale dei Democrat di Caserta.

Secondo l’accusa, l’allora sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro avrebbe pilotato la procedura concorsuale indetta dall’Ambito Territoriale C8, per la selezione per titoli e colloqui orale di 7 figure professionali da nominare componenti dell’Ufficio di Piano per arrivare all’assunzione di Carmela Fusco, indicata dallo stesso sindaco, laureata in Lingue e letterature straniere, e Gina De Simone, laureata in Giurisprudenza, indicata dallo stesso Di Muro su segnalazione della Sgambato, attivata a sua volta da Raffaele Vitale.

Oltre al problema relativo ai requisiti di partecipazione che “risultano privi di collegamento funzionale” c’è il nodo di aver fornito, in anticipo, prima della seduta di prova orale, alle due partecipanti le domande che la commissione di esame aveva formulato per poi rivolgerle ai candidati mediante il sistema dell’estrazione, circostanza che consentiva alle due di trovarsi in situazione di vantaggio rispetto agli altri candidati per avere potuto concentrare la preparazione sugli specifici temi individuati dalla stessa commissione.

Un’operazione gestita dal dirigente Roberto Pirro al fine di “procurare un vantaggio alla Fusco e alla De Simone, che risultavano vincitrici del concorso, per la specifica area professionale, all’esito di prova orale tenuta dalla commissione presieduta dallo stesso Pirro”.

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