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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Capua

Operai travolti dal treno, si indaga sulle procedure di sicurezza

L'incidente è costato la vita a 5 persone, fra cui il capuano Giuseppe Sorvillo

Si indaga sull’incidente avvenuto nella notte sui binari di Brandizzo, sulla tratta Torino-Milano, costato la vita a cinque operai, fra cui il capuano Giuseppe Sorvillo, travolti mentre erano a lavoro. Rete ferroviaria italiana (Rfi) si è immediatamente attivata, insieme alle Autorità competenti, alle quali sta offrendo il più ampio supporto e collaborazione, per ricostruire la dinamica e le cause della tragedia.  

Sotto indagine è il rispetto della procedura di sicurezza vigente. Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento (binari, traverse, massicciata) ),  Rfi, come fa sapere, le affida anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto “in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere può essere attivato, quindi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di Rfi”.

Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. “La questione è altra: i lavori – secondo procedura - sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”.

Le ipotesi sulle cause dell'incidente di Brandizzo: 5 morti

La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti, ma sarebbe chiara, mentre non lo sono le cause della sciagura. Si può ipotizzare un errore di comunicazione, ma le indagini sono solo all'inizio. Secondo la polizia ferroviaria non ci sono dubbi: il treno è arrivato quando nessuno se lo aspettava, è piombato sul gruppo di lavoratori e li ha travolti alle spalle. La Procura di Ivrea ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti. Com'è possibile che i sistemi di sicurezza non abbiano evitato questa tragedia? Una domanda per ora senza risposta. Un intoppo nelle comunicazioni che precedono gli interventi di manutenzione potrebbe spiegare come mai operai e treno si siano trovati nello stesso posto e allo stesso momento sulle rotaie. Pare accertato che chi conduceva il treno non sapesse della presenza degli operai al lavoro in quel tratto. I magistrati cercheranno quindi di capire se c'è stato un qualche errore di comunicazione, e di che tipologia, sui tempi degli interventi

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