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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali Sparanise

Chef stellato investito e ucciso, indagato giovane casertano

Il 30enne di Sparanise indagato per l'incidente che ha provocato due vittime sul lungotevere a Roma

È un 30enne di Sparanise, Fabio F., il giovane alla guida della Mercedes Classe A che ha proocato la morte in un violento impatto frontale dello chef stellato Alessandro Narducci e l’amica Giulia Puleio sul lungotevere della Vittoria, a Roma, lo scorso venerdì 22 giugno. Le due vittime, in sella ad uno scooter, hanno fatto un volo di 20 metri prima di finire la corsa sull’asfalto.

Il giovane casertano, revisore dei conti per una multinazionale, è indagato per omicidio stradale. Il ragazzo era al telefono mentre guidava la sua Mercedes quando ha colpito lo scooter. Fabio è sceso ed ha avvisato i soccorsi. Poi è crollato a terra ed è stato trasportato al policlinico Gemelli, dove è stato ricoverato in codice rosso. Venerdì il risveglio dal coma indotto dai medici e le dimissioni con con 10 giorni di prognosi. Fabio F. potrebbe potrebbe essere ascoltato dal pm Pietro Pollidori e dalla Polizia Municipale già nei prossimi giorni, per rivelare qualche particolare sull’incidente sul lungotevere.

Come emerge dalla procura, non ci sono al momento elementi tali da poter ascrivere delle responsabilità all'automobilista casertano. La stessa procura non ha confermato il fatto che il 30enne casertano fosse in quel momento al cellulare, così come riportato da alcuni organi di stampa. Diversi testimoni, residenti dei palazzi adiacenti a Lungotevere della Vittoria, dove si è verificato l'impatto, raccontano di un automobilista sotto choc nei minuti immediatamente successivi all'impatto.

Pochi gli elementi utili dai rilievi effettuati. Secondo quanto si apprende non sono stati ritrovati segni di frenata: impossibile quindi determinare la velocità a cui viaggiavano i due mezzi. Come impossibile, per ora, capire chi ha invaso la corsia. Si sa solo che a seguito dello scontro lo chef Narducci e Giulia Puleio sono stati sbalzati diversi metri più avanti. I caschi, secondo quanto riferito, sono stati ritrovati lontani dai corpi, forse per la violenza dell'impatto, forse perché non allacciati bene.

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