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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Cellole

Padre e figlio morti nell'incidente aereo: disposta perizia sull'ultraleggero

L'indagine coordinata dalla Procura sulla tragedia di Cellole

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere prosegue le indagini sull'incidente aereo che ha causato la morte di Luigi e Enrico Amatore, padre e figlio di 65 e 21 anni residenti a Mugnano di Napoli.

Nominato il consulente

Il Sostituto Procuratore Albenzio Ricciardiello ha conferito l'incarico al consulente tecnico per l'accertamento tecnico non ripetibile sui rottami dell'ultraleggero su cui viaggiavano le due vittime. Il consulente tecnico della Procura di Santa Maria Capua Vetere chiamato a fare luce sul fatale incidente aereo è il comandante dell'Aeronautica Stefano Benassi a cui è stato affidato il compito di analizzare i rottami del velivolo, ancora sotto sequestro, lo stato dei luoghi nonché la documentazione acquisita dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca.

La tragedia

La tragedia in cui sono rimaste vittime Luigi e Enrico Amatore si è verificata il 10 giugno quando l'aereo su cui viaggiavano si è schiantato nelle campagne di Cellole, in località Pigna, dopo circa venti chilometri di volo. Enrico, il giovane figlio, era al comando dell'aeromobile P2002 della Tecnam ed era in possesso di un brevetto per pilotare ultraleggeri, una passione che lo aveva spinto anche a sostenere l'esame di ammissione all'accademia dell'Aeronautica. Ammissione conseguita tanto da dover fare ingresso in Accademia 3 giorni dopo il tragico evento. Padre e figlio erano decollati dall'aviosuperficie di Castel Volturno, il Delta Club Napoli, circa mezz'ora prima dell'incidente che si è verificato intorno alle 10,40. La loro escursione programmata lungo la costa domiziana si è tragicamente interrotta dopo trenta minuti di volo, quando il Piper è precipitato in un campo di ulivi e si è schiantato in un canale di irrigazione. Questa circostanza ha evitato che il piccolo aeromobile potesse esplodere dopo l'impatto, poiché il serbatoio era completamente immerso nell'acqua.

Due indagati

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo due persone: V. L. di 63 anni e V.D.B. di 74 anni di Napoli, assistiti dall'avvocato Paolo Maria Di Napoli. Al momento tutte le ipotesi che potrebbero aver portato alla tragedia sono considerate possibili: dal danno strutturale dell'aeromobile a una manovra errata del pilota che avrebbe reso il velivolo ingovernabile, da un volo troppo basso a un improvviso malore. Solo l'analisi degli esperti incaricati dalla Procura potrà fornire conferme. Purtroppo, l'aeromobile coinvolto non era dotato di scatola nera.

Inoltre, nelle vicinanze del relitto non è stato rinvenuto il paracadute che il velivolo avrebbe dovuto avere a bordo. In caso di difficoltà, il pilota avrebbe sicuramente tentato di azionarlo, a meno che non gli fosse mancato il tempo a causa della mancanza di quota. L'avvocato Mario Angelino, che rappresenta la famiglia Amatore, ha posto dei quesiti al consulente della Procura volti a ricostruire l'esatta dinamica di quel fatale 10 giugno per l'individuazione dei relativi profili di responsabilità. Le parti hanno nominato propri tecnici di fiducia. Le conclusioni saranno depositate fra 90 giorni. Intanto dagli esami autoptici effettuati il pilota dell'ultraleggero è risultato in condizioni psicofisiche idonee.

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