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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Villa Literno

"E' un imprenditore amico di Zagaria". La Dda chiude le indagini su Sagliocchi ed altre 10 persone

L'inchiesta coinvolge anche il dirigente del Comune di Caserta per il parcheggio di via San Carlo

I pubblici ministeri della Dda Alessandro D’Alessio e Filippo Vanorio hanno chiuse le indagini sull’imprenditore di Villa Literno Michele Patrizio Sagliocchi, 71 anni, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver avvantaggiato il clan dei Casalesi ed in particolare la fazione guidata da Michele Zagaria, procedendo alla monetizzazione di assegni e cambiali “in genere di provenienza estorsiva” consegnatagli da esponenti del clan, tra cui Pasquale Antonio e Carmine Zagaria, oltre a Massimiliano Caterino ed Attilio Pellegrino (oggi collaboratori di giustizia). 

Nel provvedimento, che vede complessivamente indagate 11 persone (tra cui la moglie ed il figlio di Sagliocchi), sono coinvolti anche l’attuale dirigente del Comune di Caserta Franco Biondi e l’architetto Carmine Domenico Nocera per la vicenda della realizzazione del parcheggio interrato di via San Carlo, mentre è stata stralciata la posizione dell’ex assessore del Comune di Caserta Giuseppe Greco. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'imprenditore, amministratore di fatto delle società che si sono succedute nella costruzione del centralissimo parcheggio interrato su tre piani, avrebbe complessivamente corrisposto, a titolo corruttivo, 200.000 euro in contanti agli architetti, uno dei quali "uomo di fiducia" della fazione di Zagaria, e all'ex dirigente del settore urbanistico del Comune di Caserta, per agevolare il rilascio del permesso a costruire e degli altri atti connessi e susseguenti, nonché per evitare controlli sul cantiere da parte delle autorità preposte.

L’imprenditore, sempre secondo le ricostruzioni dell’autorità inquirente, avrebbe ricevuto in modo continuativo favori di vario genere, come il sostegno per il recupero dei crediti vantati, anche con modalità estorsive,, interventi delle imprese di movimento terra della "fazione Zagaria" nelle sue iniziative edilizie nonché la protezione da eventuali richieste illecite di altri gruppi criminali.

Sagliocchi fu arrestato il 5 luglio dello scorso anno e fu scarcerato due settimane dopo grazie al ricorso al tribunale del Riesame presentata dall’avvocato Giovanni Cantelli ed Alfonso Stile. Precedentemente l’imprenditore era stato già assolto in un’altra inchiesta della Dda e si era visto dissequestrare un impero da 50 milioni di euro. Nel collegio difensivo, oltre a Cantelli e Stile, ci sono, tra gli altri, anche gli avvocati Giuseppe Stellato, Ferdinando Letizia, Alessandro Barbieri.

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