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Cronaca

Le Asl non pagano, imprenditore assolto in tribunale

Una sentenza che rischia di fare giurisprudenza: era accusato di omessi versamenti al fisco per 160mila euro, ma vantava crediti per 2 milioni dalle azienda sanitarie

Non ha pagato 160mila euro di ritenute previdenziali e per questo motivo è finito sotto processo. Ma il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo ha assolto perché gli ‘omessi versamenti’ al fisco erano stati causati dai ritardi nei pagamenti dell’Asl ed anche di altre aziende sanitarie su tutto il territorio nazionale. Può tirare così un sospiro di sollievo l’imprenditore di Caserta, difeso dal avvocati Gennaro Iannotti e Dario Pepe, che si è visto assolvere dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere con formula piena perché il fatto non costituisce reato. E nonostante l’indagine avesse portato anche al sequestro di quote societarie e beni personali dell’imprenditore.

Il tribunale, aderendo alle richieste difensive degli avvocati Iannotti e Pepe, dopo aver disposto il dissequestro di ogni bene all’imprenditore, ha infatti ha escluso la commissione del reato contestato dopo che la Procura aveva chiesto la donano. In particolare, ad avviso del giudice De Angelis, il mancato pagamento contestato all’imprenditore era dipeso dai ritardi delle Asl che, risultando inadempienti nei confronti dell’imprenditore di quasi 2 milioni di euro, avevano determinato a loro volta un ritardo nei pagamenti da parte della società casertana, impegnata nell’ambito della bioingegneria applicata.

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