rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Parete

Il disastro ambientale della Resit fotografato dai periti

La relazione dei consulenti finisce nel fascicolo dei giudici della Corte d'Appello

Il disastro ambientale della Resit di Parete fotografato dalla consulenza tecnica dei periti. La relazione stamattina è finita nel fascicolo dei giudici della Corte d'Appello di Napoli dove si sta celebrando il processo di secondo grado.

Il collegio di consulenti tecnici nelle discipline afferenti è stato nominato dalla Corte partenopea per giudicare il metodo adoperato dagli organi istituzionali (Istituto Superiore della Sanita', Sogesid/Commissariato di Governo, Arpac) in rapporto alla assenza di compromissione ambientale, in conflitto con quanto asserito dal consulente della Procura. Lavoro che si è concluso a marzo con la perizia che conferma il danno ambientale. "Si ritiene - scrivono i consulenti del giudice nelle 84 pagine della perizia depositata agli atti - che l’attività di ricezione e smaltimento dei rifiuti sversati nel corso degli anni, verificata anche la natura pericolosa - tossica e/o nociva - di alcuni di essi abbia effettivamente prodotto un danno all’ambiente". E la loro relazione è stata acquisita stamattina dai giudici. Il processo riprenderà a settembre. 

In primo grado sono stati condannati a 20 anni di carcere Cipriano Chianese, avvocato e imprenditore del settore rifiuti ritenuto l'inventore delle traffico di rifiuti con smaltimenti illegali per conto dei Casalesi; a 5 anni e sei mesi l'ex sub commissario di governo per l'emergenza in Campania, Giulio Facchi; a 16 anni Gaetano Cerci; e a 5 e 6 anni i fratelli Elio, Generoso e Raffaele Roma, imprenditori del settore.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il disastro ambientale della Resit fotografato dai periti

CasertaNews è in caricamento