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Cronaca Parete / Via Scipione l'Africano

Coniugi sgozzati, un maglione sporco di sangue ed una saponetta nell'auto

Ma il figlio della coppia nega di aver ammazzato i genitori nel sonno

Frasi senza senso, un maglione sporco di sangue e una saponetta. Sono questi gli elementi che hanno raccolto lunedì gli investigatori dopo il fermo di Graziano Afratellanza, il 40enne accusato dell’omicidio del papà Francesco e della mamma Antonietta Della Gatta.

Partiamo dalle frasi senza senso: lunedì sera, intorno alle 18, nella caserma dei carabinieri di Parete, guidati dal comandante Vincenzo Pulicani, gli uomini dell’Arma hanno ascoltato Graziano Afratellanza per molto tempo ma sono riusciti ad avere ben poche informazioni sul delitto anche perché il 40enne continua a negare di essere stato lui a compiere questo orribile gesto. Le poche parole, confermate anche dagli uomini della Benemerita, sono giunte dopo la richiesta dei carabinieri di tornare sul luogo del delitto e in quel momento Afratellanza ha avuto un pizzico di lucidità sottolineando che “odio il sangue”.

Il 40enne rivela che avrebbe saputo della morte dei genitori “solamente alla radio” ma non dà giustificazioni al fatto che anziché tornare a casa a piangere la mamma e il papà sia stato in giro per le campagne fino al tardo pomeriggio. A non dare comunque un senso alle dichiarazioni un “qui comandano i Muzzoni” (clan camorristico che non c’entra nulla con la vicenda) che di fatto hanno reso poco credibili le parole del 40enne trovato dai carabinieri “non lucidissimo”.

Passiamo al maglione sporco di sangue: quando al posto di blocco Graziano Afratellanza è stato fermato dai carabinieri di Casal di Principe non ha provato a scappare, anzi ha mostrato, come nulla fosse successo, i propri documenti. A questo punto è stato immobilizzato dagli uomini dell’Arma che hanno subito valutato cosa ci fosse nell’auto: sul sedile posteriore c’era un maglione sporco di sangue che ora dovrà essere analizzato per capire se si tratti di quello del papà e della mamma di Graziano.

L’elemento però più inquietante è quello della saponetta: il 40enne avrebbe infatti provato ad eliminare le tracce di sangue dai maglioni e dai pantaloni. Segno che, almeno in qualche momento, la lucidità torna a far ragionare l’uomo. E tutti elementi che dovranno essere presi in considerazione dal giudice che sancirà l’arresto o la scarcerazione di Afratellanza.

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