Incinta di 7 mesi uccisa dal compagno: il ricordo di un amico

Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi uccisa dal compagno nel Milanese, era originaria di Sant'Antimo, in provincia di Napoli, ma era anche conosciuta nel casertano. Infatti, appena maggiorenne, si allenava con i ragazzi e le ragazze dell'Atletica Aversa.

A ricordarla, attraverso un post su Facebook, è stato l'amico Giovanni, ricercatore di storia della Russia presso l'Università Federico II di Napoli, che ha frequentato l'Orientale insieme a Giulia: "Una storia orribile. Giulia, mi ricordo quando andavi sul campo ad allenarti con i ragazzi e le ragazze dell'Atletica Aversa e avevi iniziato a studiare russo all'Orientale. Quando ho letto che eri scomparsa, ho sperato, e sapere ora questo epilogo orrendo è brutto. Non conosco la tua famiglia, ma l'abbraccio, come avrebbe fatto papà, e credo di interpretare anche i sentimenti del mondo dell'atletica campana e italiana e di tutti noi che abbiamo studiato russo. Giustizia per Giulia Tramontano".

A svelare questa tragica storia è stato il fidanzato di Giulia, Alessandro Impagnatiello, che ha confessato agli inquirenti di aver ucciso lei e il loro figlio che portava in grembo. Il corpo di Giulia, scomparsa sabato scorso, è stato trovato non lontano dalla sua abitazione a Senago, in provincia di Milano. Il futuro padre è crollato nella notte durante l'interrogatorio, fino a confessare l'omicidio, a coltellate sulla gola. L'uomo, 30 anni e barman in hotel di lusso a Milano, è accusato di omicidio aggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e per l'occultamento del cadavere della compagna, che lavorava come agente immobiliare.