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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Un'intera comunità piange l'uomo "venuto da lontano"

George era un esempio di integrazione da raccontare nei tempi dei porti chiusi

In un periodo storico caratterizzato da porti chiusi e da razzismo, da Casapesenna arriva una storia di umanità. Una comunità intera saluta per l’ultima volta “uno di noi”: George ha la pelle scura ed è arrivato in Italia anche lui con un barcone. Ma la sua morte ha portato tristezza in tutti i cittadini che lo hanno apprezzato per la sua bontà, la sua forza di lottare e la sua caparbietà in ogni lavoro abbia fatto in questi anni.

Si è spento a causa di un male incurabile ma ha lasciato qualcosa nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Frequentava anche la piazza di Casapesenna e George (o Giorgio per gli amici di Casapesenna) è sempre stato “buono, educato e disponibile ad aiutare gli altri”. Chi lo conosceva bene era Lello De Rosa, fratello del sindaco Marcello, che dice che “era un cittadino di Casapesenna, la sua presenza in piazza portava tanta armonia e positività. Faceva parte dei migranti che avevano avuto esperienza della traversata del Mediterraneo. Lo volevano tutti bene. Ha sempre lavorato e faceva qualsiasi tipo di lavoro”.

Sulle ultime vicende anche nazionali con protagonista Salvini che chiude i porti e si scaglia contro i migranti George riteneva che fosse giusto regolarizzare i flussi “ma diceva sempre – continua De Rosa – che non era giusto puntare il dito anche contro chi si comporta onestamente. Diceva che si tratta di un atto di pura discriminazione razziale”. E quindi un messaggio di addio: “Ciao George, resterai sempre nei nostri ricordi. Riposa in pace amico mio”.

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