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Cronaca Marcianise

Tentano il colpo nella sala slot: arrestata coppia di ladri in maschera

Hanno fatto irruzione nell'esercizio e prelevato 3500 euro. I residenti chiamano la polizia e li fanno beccare

Guanti per non lasciare segni e volti coperti da maschere, quelle di un personaggio del film Saw, per non essere riconosciuti. Così una coppia di giovani di Marcianise, entrambi con precedenti penali per furto, ha tentato di introdursi all'interno di una sala scommesse del centro cittadino. Solo il tempestivo intervento della polizia del locale commissariato ha sventato il colpo e portato all'arresto dei due ladri.

A finire in manette Lorenzo Smeragliuolo, di 31 anni, e Saverio Padovano, di 21, entrambi di Marcianise. I due, intorno alle 4 di notte, hanno tentato di far breccia in una sala slot. Dopo aver divelto la serranda e spaccato i vetri erano entrati ed avevano depredato un apparecchio cambiamonete e la cassa, impossessandosi di circa 3.500 euro. I rumori provenienti dalla strada, però, hanno insospettito i residenti che hanno allertato il 113.

Immediatamente veniva inviata una volante del commissariato di Marcianise. Gli agenti, giunti sul posto, hanno sorpreso e bloccato in strada Smeragliuolo, travisato da un berretto e da un panno da cucina che gli copriva il viso. Il complice, anche con l’ausilio di una “gazzella” della locale Compagnia dei carabinieri solertemente inviata in ausilio dei poliziotti, è stato stanato all’interno della sala giochi mentre tentava di disfarsi di una maschera in plastica, con le sembianze di un personaggio della serie di film horror “Saw - L'enigmista”.

Entrambi i giovani sono stati trovati in possesso di guanti da lavoro, utilizzati per non lasciare “tracce” dattiloscopiche. Un’accurata ispezione dei luoghi, poi, consentiva ai poliziotti di rinvenire e sequestrare una tenaglia, un cacciavite e una sbarra metallica utilizzati per forzare l’ingresso della sala giochi, nonché una scatola metallica, asportata dalla macchietta cambiamonete, contenente circa 500 euro in monete, mentre il resto della refurtiva, circa 3.000 euro in banconote, veniva trovata addosso a Padovano. Il denaro è stato restituito al titolare dell’esercizio.

I due arrestati in flagranza di reato, nella tarda mattinata, sono stati condotti presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il relativo giudizio direttissimo. Nella circostanza l’Ufficio del G.i.p., convalidando la misura restrittiva per furto pluriaggravato, in quanto consumato con violenza sulle cose e da persone travisate, ritenendo che sussistessero, non solo i gravi indizi di reità, ma anche un concreto, grave ed attuale pericolo di reiterazione di reati della stesa specie, poiché gli arrestati avevano agito con premeditazione, come dimostrato dall’utilizzo di strumenti di effrazione e dal travisamento, ha applicato nei loro confronti, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, la misura cautelare degli arresti domiciliari, rinviando la decisione nel merito all’udienza che si terrà successivamente.

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