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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Furti nelle auto delle mamme, il 'commando' guidato dai due "capozzella"

I Caiazzo, padre e figlio, erano i leader della gang che ha colpito 15 volte a Caserta

Erano i due “capozzella”, così venivano chiamati dal ‘commando’ Salvatore Caiazzo e il figlio Vincenzo Maurizio, a guidare la banda di ladri sgominata questa mattina nell’ambito di una operazione eseguita dai carabinieri della Compagnia di Caserta, con le 6 ordinanze emesse dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della procura.

I furti nelle auto delle mamme

I sei, come emerso dalle indagini, tra il settembre 2016 e il febbraio 2017 hanno messo a segno 15 furti all’interno di veicoli, raid commessi alle prime ore del mattino in zone centrali di Caserta. Vittime erano i genitori di bambini diretti a scuola, che lasciavano l’auto incustodita per accompagnare i figli: in quel momento agiva la banda che tramite dei disturbatori di frequenza, i jammer, aveva vita facile nel rubare il contenuto presente all’interno dei veicoli.

I ruoli nella gang

Dall’inchiesta emerge quindi il ruolo dei due Caiazzo, alias “capozzella”: il padre Salvatore viene identificato come promotore e organizzatore della banda, al figlio Vincenzo Maurizio invece spettava il compito di individuare le vittime e dirigere le modalità del furto. Il ‘commando’ esecutore era invece composto da Antonio Pezzella, Anthony Ailano e Pasquale Caiazzo. Ultimo componente della banda era Luigi Sequino, detto “Gino" o "cinese”, esperto di informatica con il compito di fare il backup dei dispositivi oggetti di furto e rivenderli.

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