Firme false per la lista alle elezioni: il giudice 'taglia' 80 testimoni dalla lista del pm
Impressa una decisa accelerata sul dibattimento
Il processo per le firme false per la presentazione della lista "Orgoglio Marcianise", a sostegno del candidato sindaco Antonello Velardi (poi eletto sindaco e sulla cui posizione l'indagine è stata archiviata), subisce un'accelerata.
Il giudice Giovanni Caparco del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, ha disposto il "taglio" della lista testi della Procura andando ad eliminare dal dibattimento un'ottantina di cittadini che in sede di indagini hanno disconosciuto la propria firma dalle sottoscrizioni per la presentazione della lista alle amministrative del 2016. Una scelta dettata dal fatto che il reato contestato agli imputati sia il falso ideologico e quindi l'autenticazione e l'utilizzo delle firme false e non le sottoscrizioni in quanto false. Si torna in aula a metà febbraio.
Sotto processo per la vicenda sono finiti Raffaele Tartaglione, 70 anni di Marcianise; Assunta Foggia, 65 anni di Caserta; Lorenzo Ovalletto, 59 anni di Marcianise; Alberto Tartaglione, 53 anni di Capodrise; Pasquale Bellopede, 66 anni di Marcianise. Secondo gli inquirenti, i delegati dell’Ufficio Anagrafe Raffaele Tartaglione ed Assunta Foggia avrebbero autenticato atti ideologicamente falsi. Su 239 firme raccolte a corredo della presentazione della lista, infatti, ben 156 sarebbero risultate false. Dai riscontri effettuati è emerso come le firme per la presentazione della lista "Grande Sud" alle elezioni del 2013 sarebbero state ricopiate per la presentazione di "Orgoglio Marcianise", presentata da Ovalletto. In alcuni casi i documenti d'identità dei firmatari sarebbero risultati scaduti. In un caso uno dei firmatari risultò deceduto mentre in un altro caso il sottoscrittore era in carcere.
Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nicola Russo, Carlo De Stavola, Carlo Madonna, Vittorio Giaquinto, Gaetano Golino e Giovanni Vairo. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Mariano Omarto, Pasquale Gionti e Stefano Alessandrelli.
