La truffa con lo 'Schema Ponzi': stralciata la posizione di Fiordiliso, i figli saranno ascoltati in aula

Il gup del tribunale di Napoli Nord Santoro ha stralciato la posizione di Gino Fordiliso, 72 anni di Aversa, nel corso dell’udienza preliminare in programma oggi dopo che la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di sei persone nell’ambito dell’inchiesta sullo ‘Schema Ponzi’, che ha prodotto una truffa, secondo l’accusa, di oltre due milioni di euro.

La posizione dell’ex politico è stata stralciata per l’omesso avviso della chiusura di indagini all’avvocato di Fiordiliso, Paolo Trofino. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio degli altri cinque indagati (figli, moglie e cognato di Fiordiliso) ed ha fissato una nuova udienza per metà febbraio per poter ascoltare Eduardo e Francesco Fiordiliso.

Il padre, insieme al cognato Antonio Della Volpe (67 anni di Aversa) è accusato di aver convinto decine e decine di persone ad affidargli ingenti somme di denaro per investimenti che, in realtà, non venivano poi effettivamente effettuati, non essendo neanche i due iscritti all’albo (tant’è che rispondono anche di esercizio abusivo della professione). Gli altri quattro imputati, invece, rispondono di riciclaggio in quanto sui loro conti sono stati trovati i soldi che, secondo la Procura, rappresenterebbero il provento della truffa messa in atto. 

Fiordiliso, secondo la ricostruzione, ha fatto confluire le somme di denaro ricevute su conti intestati a lui, alla moglie e ai suoi 3 figli, sui quali aveva comunque la delega ad operare, nonché su altri conti correnti intestati ad altri familiari o società riconducibili all’ambito familiare. Così facendo poneva in essere operazioni di riciclaggio per occultarne la provenienza illecita. Il finto promotore ha quindi utilizzato i soldi per fini personali, come l’acquisto di auto di lusso o il rimborso delle rate dei mutui accessi per l’acquisto di immobili.