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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Frignano

Soldi per un lavoro in 'Vaticano', finto agente segreto condannato a 11 anni

Durante la lettura del dispositivo Cascio ha accusato un malore. E' in osservazione all'ospedale Moscati di Aversa

Undici anni di reclusione per Carmine Cascio, 36enne napoletano residente a Ciampino, che fingendosi un sottufficiale dell'Arma nonché un funzionario parlamentare e membro dei servizi segreti riuscì ad estorcere denaro e preziosi ad una 50enne di Frignano in cambio di un posto di lavoro per il figlio della medesima allo Stato Pontificio.

E’ quanto stabilito dalla prima sezione del tribunale penale di Napoli Nord presieduta da Stefania Amodeo. E’ venuto a decadere il reato di violenza sessuale che è stato contestato al 36enne. Permangono solo i reati di truffa ed estorsione aggravata. Cascio, difeso dall’avvocato Antonio Barbato, alla lettura del dispositivo ha accusato un malore ed è attualmente in osservazione all’ospedale Moscati di Aversa. La richiesta della Procura normanna è stata di 7 anni di reclusione.

Carmine Cascio è stato arrestato il 6 aprile 2022 dai carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore per estorsione aggravata e continuata e truffa. Le indagini vennero avviate a seguito della denuncia sporta dalla vittima, una 50enne di Frignano, difesa dall'avvocato Marcello Lala, con la quale Cascio aveva una relazione. La donna raccontò ai militari i plurimi episodi estorsivi subiti da Cascio per spacciandosi per un sedicenne maresciallo dell'Arma con un millantato passato nei servizi segreti e conoscenze nello stato Pontificio avrebbe garantito un posto di lavoro al figlio della donna. Intercessioni che avevano un costone che tale costo aumentò ai primi dinieghi della donna.

Da lì scattarono le minacce di Cascio di divulgare foto con espliciti richiami sessuali che ritraevano la vittima o di rivelare la loro relazione al marito di costei o ancora di fare del male al figlio della stessa se non avesse pagato, secondo quanto riferito dalla 50enne. Escamotage che valse a Cascio l'acquisizione di circa 3000 euro caricati sulla Postepay a lui in uso nonché la consegna di monili e preziosi per un valore di 5000 euro. La vittima raccontò anche di due episodi intercorsi nel dicembre 2021 e nel gennaio 2022 dove Cascio la costrinse a subire atti sessuali. Contestazione caduta in sede dibattimentale.

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