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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castel Volturno

Ecco come la finta dottoressa ha ingannato i 'veri medici' ed i pazienti

Il retroscena sull'indagine che ha portato all'arresto del finto medico casertano

Agli arresti domiciliari la finta dottoressa Maria Vitolo che, senza aver conseguito alcun titolo, esercitava la professione medica. Ad emettere l'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari è stato il Tribunale di Avellino. La falsa dottoressa 43enne, originaria di Teano e residente a Castel Volturno (dove le è stata applicata la misura cautelare), difesa di fiducia dall' avvocato Ferdinando Letizia, grazie alle certificazioni contraffatte è riuscita ad ottenere l'iscrizione nell' Albo dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Avellino, successivamente annullata nel luglio del 2017, ed esercitare indisturbata la professione medica presso la ' Casa di Cura Alma Mater Villa Camaldoli' di Napoli.

In tale struttura svolgeva il servizio di guardia medica dal novembre 2016 al maggio 2017 eseguendo visite mediche, fornendo quadri clinici ai pazienti ricoverati, eseguendo medicazioni, prescrivendo e somministrando farmaci, constatando decessi, riscuotendo i relativi compensi professionali per un ammontare di circa 11 mila euro.

La sedicente dottoressa millantava il conseguimento di una laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II nel marzo del 2006 con votazione 110 e lode; l'abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo presso l'Università degli Studi di Napoli SUN nella prima sessione dell'anno 2006 con voto 88/90, nonché di essere iscritta all'Albo professionale dell'Ordine dei Medici Chirurghi della Provincia di Caserta.

Tutto falso: il suo nominativo non è risultato inserito in nessun data base delle Università indicate ed i numeri di matricola o di registro riportati nelle alterate certificazioni risultavano corrispondere ad analoghi documenti realmente rilasciati ad altri sanitari. Spregiudicata nel confezionare una fasulla carriera medica e perseverante nel perseguire la sua condotta delittuosa, mettendo in pericolo ulteriormente ignari pazienti, non poteva che veder limitata la sua libertà di movimento sul territorio scongiurando che in preda i suoi deliri professionali potesse ancora nuocere a molti.

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