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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

I filmati della morte di Massimo tornano in aula

I giudici hanno conferito l'incarico al tecnico per "schiarire" le immagini

I video dell'agguato tornano in aula. E' quanto hanno deciso i giudici della Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Napoletano, nel corso dell'udienza di oggi del processo a carico dell'operaio tedesco Andreas Krebs accusato dell'omicidio di Massimo Neiviller, l'imprenditore di Santa Maria Capua Vetere titolare di un distributore di benzina sulla Domitiana a Cellole, ucciso nel corso di una rapina nel dicembre del 2016.

I giudici, dopo aver rigettato le istanze del difensore dell'imputato, l'avvocato Di Rubbo, sulla testimonianza bis da parte di alcuni medici del Cardarelli, dove Massimo venne ricoverato in seguito alle coltellate ricevute, hanno conferito incarico ad un perito per provare a schiarire le immagini della videosorveglianza. I frame, già mostrati in aula nel corso delle precedenti udienze, non sono abbastanza nitidi ed una migliore risoluzione potrebbe essere d'aiuto per ricostruire quei drammatici momenti. Il processo è stato, dunque, rinviato all'inizio di marzo.

Neiviller, i cui familiari si sono costituiti parte civile con l'avvocato Enrico Iascone Maglieri, venne aggredito ed accoltellato da Krebs nel piazzale del suo distributore di benzina. Tre furono i colpi inferti di cui uno, quello appunto al cuore, rivelatosi fatale.  

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