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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Nicola la Strada

Farmaci antitumorali rubati: in 2 chiedono la sospensione del processo

Istanza di "messa alla prova" per Lettieri e Valente: vogliono svolgere lavori socialmente utili

In due hanno chiesto "messa alla prova", ovvero la sospensione del procedimento penale in cambio di lavori di pubblica utilità oltre al risarcimento del danno. E' quanto accaduto stamattina nel processo per la ricettazione di farmaci che vede alla sbarra Lea Maria Bello, di Casoria, Paolo Lettieri, di Casoria, ed Arturo Valente, di Pignataro Maggiore.

Nel corso dell'udienza svoltasi dinanzi al giudice Antonio Riccio, della sezione distaccata di Caserta del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Valente e Lettieri hanno chiesto la sospnensione del processo, con l'istanza di ammissione al programma alternativo. Il giudice Riccio si è riservato sulla decisione in attesa della produzione di ulteriori atti da parte dei difensori dei due imputati. Il processo è stato dunque rinviato all'inizio di aprile. Nel collegio difensivo ci sono i legali Vanna De Laurentiis, Marco Alois e Mario Palmirani.

L'indagine per la quale i tre sono sotto processo portò, nel maggio 2016, a scoprire come in un'azienda di trasporti di San Nicola la Strada - di cui Lettieri era responsabile commerciale e Valente legale rappresentante - venissero ricettati farmaci, tra cui antitumorali costosissimi ma anche antibiotici e vaccini per bambini. Tutto iniziò con il rinvenimento nelle campagne sannicolesi di scatole chiuse con un nastro di plastica contenenti i medicinali. Sul nastro il nome di una società di trasporti.

Intercettando i telefoni di alcuni dipendenti dell'impresa è emerso come i corrieri si trovassero proprio a San Nicola la Strada nel giorno dell'abbandono dei farmaci. La "prova regina" si è materializzata quando la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha confrontato il materiale rubato con il campionario - composto da una confezione di ogni lotto dei medicinali rubati - trovato nell'azienda di trasporti. Complessivamente vennero sequestrate oltre 52mila confezioni di farmaci, del valore superiore di due milioni di euro. Dalle indagini è emerso come i medicinali fossero stati rubati durante una rapina a Melegnano, in provincia di Milano, avvenuta nel gennaio del 2013.

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