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Cronaca San Marcellino

Falsi invalidi, i giudici "sfoltiscono" le intercettazioni

Accolta l'eccezione dei difensori, si abbatte la scure sulle conversazioni captate

Arriva la scure dei giudici sulle intercettazioni che dovranno confluire nel processo sui falsi invalidi che vede alla sbarra anche l'ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone

Il collegio presieduto dal giudice Miele del tribunale di Napoli Nord ha accolto, parzialmente, l’eccezione sollevata dai difensori e “sfoltito” il materiale probatorio che dovrà essere trascritto e che dovrà confluire nel fascicolo dibattimentale. Alla base dell'eccezione del collegio difensivo il fatto che le intercettazioni, confluite nell'ordinanza di custodia cautelare, erano state autorizzate nell'ambito di un altro procedimento che non è connesso a quello oggetto del processo. Inoltre i reati contestati - corruzione e truffa - non rientrano nel novero di quelli per i quali è previsto l'arresto in flagranza di reato per i quali è prevista, invece, l'utilizzabilità anche in altri processi.

Il processo riprenderà alla fine di marzo. Con Carbone alla sbarra ci sono suo figlio Cosimo, il medico Salvatore Ambrosio, il titolare di un Caf di Lusciano, Michele Russo, e di Giuseppe e Benito Di Costanzo.  Nel collegio difensivo fanno parte gli avvocati Fabio Della Corte, Enzo Di Vaio, Renato Jappelli e Vittorio Caterino. 

Secondo l'accusa Carbone avrebbe corrotto il titolare del Caf ed il medico che faceva parte della commissione dell'Inps per fare percepire una pensione di invalidità civile al figlio. Tra le presunte cause invalidanti venne diagnosticata anche la demenza senile ad un ragazzo di appena 27 anni.

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