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Cronaca

Fatture fittizie per creare falsi crediti iva: 47 davanti al giudice. Un casertano a capo della banda

Fissata l'udienza preliminare a carico degli indagati. Decine di operazioni nel mirino degli inquirenti tra cui cessioni di brevetti e un copione cinematografico

Centinaia di fatture per operazioni inesistenti emesse al solo scopo di creare crediti iva fittizi e commercializzarli. Per questo 47 persone rischiano il processo. Il gup Carla Sarno, del tribunale di Napoli, ha fissato l'udienza preliminare per il prossimo 22 marzo nei confronti degli indagati. 

Il capo del sodalizio

Secondo quanto ricostruito dal pm Daniela Varone della Procura di Napoli, tra il 2016 ed il 2018, sarebbe esistita un'associazione finalizzata alla commissione di diversi reati in materia fiscale, dalla dichiarazione fraudolenta mediante l'uso di fatture per operazioni inesistenti alla indebita compensazione. A capo del gruppo, secondo gli inquirenti, ci sarebbe stato Giuseppe Oliva, detto 'Pippo', 52enne di Cesa, che avrebbe diretto l'intero processo di formazione e successiva commercializzazione dei crediti d'imposta fittizi, anche attraverso l'individuazione e l'interposizione fittizia di società che sono risultate essere delle cartiere, cioè esistenti solo su carta. 

La struttura 

Ad affiancare Oliva ci sarebbe Antonio Lombardi, 70enne di Napoli, che si sarebbe occupato della materiale redazione della documentazione falsa necessaria per la commissione dei reati fiscali. E ancora. Ciro Sermone, 50enne di Napoli, che avrebbe procacciato o creato le cartiere per l'emissione delle fatture per operazioni inesistenti; Clemente Mastroianni, 34enne di Caserta noto come Gannicus, avrebbe messo in contatto Oliva con i professionisti esterni per favorire le indebite compensazioni oltre ad occuparsi dell'occultamento dei proventi illeciti incassati dal sodalizio; Luca Fernandez, 48enne di Arzano, si sarebbe occupato, invece, di reperire prestanome a cui venivano intestate le 'cartiere' per l'emissione delle false fatture oltre a 'monetizzare' i guadagni derivanti dalla commercializzazione dei crediti fittizi. 

C'era, poi, Giobberto Ciucci, 60enne di Vetralla (Viterbo), che si sarebbe occupato dei rapporti con i procacciatori d'affari e i mediatori coinvolti. Avrebbero svolto il ruoto di intermediari nelle indebite compensazioni Rosario Turco, 53enne di Napoli, e Valeria Santini, 61 anni di Guidonia Montecelio (Roma). Salvatore Caiffa, 50enne di Napoli, si sarebbe occupato di apporre il visto di conformità sui falsi crediti e delle successive richieste di rimborso. Infine i procacciatori d'affari che commercializzavano i crediti: Riccardo Francesco Perversi, 66 anni di Catania, e Claudio Morabito, 49 anni di Reggio Calabria, che operavano sulla zona di Milano; Ippolito Alvino, 52 anni di Napoli, Castrese Marrone, 28enne di Napoli, e Gianfranco Amato, 57enne di Caserta, che si sarebbero occupati di diverse operazioni particolarmente ritenute importanti. 

Brevetti e un copione cinematografico nel mirino

In pratica, decine di società risultate essere cartiere, intestate a prestanome ma che avrebbero avuto Giuseppe Oliva quale amministratore 'occulto', avrebbero emesso centinaia di fatture per operazioni, risultate inesistenti, in favore di altre società. Tra fatture ritenute di interesse investigativo, e finite nel mirino degli inquirenti, figurano anche cessioni di brevetti, tra cui quello per un tagliaerba robotizzato e un natante a propulsione per l'attraversamento della Grotta Azzurra di Capri, e la falsa cessione di un copione cinematografico. 

Gli altri indagati

Con loro rischiano il processo: Antonio Bottone, 49enne di Caserta; Gennaro Capasso, 65enne di Somma Vesuviana; Ciro Domenico Cesarano, 67enne di Lettere; Giuseppe Cinque, 55enne di Napoli; Antonio Compagna, 87enne di Napoli; Rosaria Corrado, 45enne di Eboli; Emilio Cortese, 59enne di Napoli; Giovan Battista Curatolo, 57enne di Erice; Gabriele D'Annunzio, 45enne di Maddaloni; Christian D'Auria, 49enne di Verona; Giovanni Di Micco, 55enne di Crispano; Ettore Luigi Diliberto, 65enne di Milano; Giovanni Ebrico, 62enne di Marcianise; Carmine Franco, 56enne di Napoli; Pietro Fresi, 75enne di Arzachena; Roberto Galloro, 51enne di Napoli; Giovanni Improta, 44enne di Napoli; Cosimo Iuliano, 53enne di Napoli; Domenico Laurenza, 37enne di Caserta; Antonia Marelli, 66enne di Calcinate (Bergamo); Cosmo Marrone, 62enne di Napoli; Federico Masilla, 33enne di Foligno (Perugia); Alessandro Massafra, 54enne di Paderno Dugano (Milano) e residente in Brasile; Dalila Minardi, 39enne di Milano; Fabio Palazzi, 49enne di Napoli; Stefano Palomba, 61enne di Torre del Greco; Anna Petrosino, 53enne di Nocera Inferiore; Lorenzo Petruzzelli, 32enne di Ferrara; Patrizia Ruggiero, 61enne di Avella (Avellino); Pietro Sangiorgi, 47enne di Lercara Friddi (Palermo) e residente in provincia di Verona; Ciro Sardo, 62enne di Capua; Matttia Scalino, 49enne di San Prisco; Alessandra Staiano, 50enne di Anacapri. 

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Nicola Musone, Gianluca Giordano, Vincenzo Motti, Daniele Rienzo, Angelo Lanzetta, Pasquale Raucci, Dario Di Napoli, Filippo e Fabrizio Trofino e Luigi Imperato.

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