rotate-mobile
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Il clan 'interviene' per un debito, in 7 a rischio processo

L'inchiesta della Dda sulla richiesta estorsiva per un debito non saldato

Si è rivolto ad un suo dipendente affiliato alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi per farsi pagare un debito non saldato da un cliente. Per questo rischia il processo Giuseppe Iorio, 81enne di Santa Maria Capua Vetere all’epoca dei fatti titolare di ‘Kit Casa’.

Come riporta ‘Cronache di Caserta’, con lui a rischiare il processo per estorsione aggravata dal metodo mafioso sono altre 6 persone: i mandanti del pizzo Carlo Bianco, 34enne di Casal di Principe, Attilio Pellegrino, 49enne collaboratore di giustizia di Villa di Briano, Giovanni Garofalo, 45enne di Casapesenna. Con loro anche quelli che la Direzione distrettuale antimafia considera gli esecutori materiali della richiesta estorsiva: Tommaso Tirozzi, 40enne di Frignano, Paolo Natale, 37enne di Macerata Campania, Francesco Perna, 43enne di Santa Maria Capua Vetere.

Stando alla ricostruzione della Dda, la vittima dell’estorsione avrebbe ricevuto da Iorio una fornitura in legno di scarsa qualità, tanto da essere obbligato a risarcire i suoi clienti. Per questo l'imprenditore contattò Iorio, al quale comunicò di non voler saldare il pagamento della fornitura per un totale di circa 7500 euro. Iorio allora si rivolse a Paolo Natale, al tempo suo dipendente e affiliato ai Casalesi, per riscuotere il debito. Proprio Natale avrebbe quindi agito in tal senso con il benestare di Pellegrino, Bianco e Garofalo.

Nell’udienza fissata a dicembre gli imputati decideranno se affrontare l’udienza preliminare o scegliere il rito abbreviato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il clan 'interviene' per un debito, in 7 a rischio processo

CasertaNews è in caricamento