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Cronaca Capua

Estorsione in clinica, condanna annullata per medico e ras dei Casalesi

I giudici della Corte d'Appello hanno escluso l'aggravante camorristica per Napoletano e Merola e dichiarato la prescrizione

Escluso il metodo mafioso e prescrizione dei reati. E' stata questa la decisione della Quinta Sezione Penale della Corte d'Appello di Napoli che ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Carlo Napoletano, ritenuto affiliato al clan dei Casalesi, e dell'ortopedico di Santa Maria Capua Vetere Gaetano Merola, entrambi accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. 

La corte partenopea ha ribaltato la sentenza di primo grado, pronunciata dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel gennaio del 2011, che aveva visto la condanna ad 8 anni per entrambi gli imputati. Secondo l'accusa l'imposizione camorristica si sarebbe esplicata attraverso pressioni ai dipendenti della clinica Villa Fiorita di Capua per evitare agitazioni sindacali presso la struttura sanitaria. 

I giudici hanno revocato le pene accessorie ai due imputati, difesi in Appello dagli avvocati Paolo Di Furia (Napoletano) e Gabriele Amodio (Merola). 

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