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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Maddaloni

Due arresti per tentata estorsione: manette per il fratello dell'ex assessore

Avrebbero chiesto 25mila euro alla mamma di un detenuto come 'riscatto' di una vettura presa a noleggio dalla vittima sequestrata dalle forze dell'ordine

Arrestati Francesco Diana, 45enne imprenditore di San Cipriano d'Aversa, fratello dell'ex assessore Orlando Diana (coinvolto nell'inchiesta della Dda di Napoli sul business delle cooperative sociali) e Tommaso Ragnino, 48enne di Maddaloni già coinvolto in un'inchiesta della Dda partenopea sulle piazze di spaccio a Maddaloni e comuni limitrofi.

Le manette per i due indagati sono scattate per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso perpetrata ai danni di un soggetto - detenuto presso il carcere di Bergamo - con precedenti specifici per furto di mezzi per il movimento terra ed agricoli nonché di auto.

Il provvedimento restrittivo a carico dei due indagati è stato emesso dall'Undicesima Sezione Ufficio Gip del tribunale di Napoli, Giovanni De Angelis, sotto il coordinamento della Dda di Napoli ed eseguito dai carabinieri della compagnia di Maddaloni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Diana e Ragnino avrebbero preteso svariate somme di denaro al loro "compare di merende" in special modo dopo l'arresto e la detenzione di quest'ultimo. Fatti che sono stati denunciati dalla madre della vittima, titolare di due vivai a Maddaloni, alla locale compagnia carabinieri. La donna ha raccontato ai carabinieri di avere paura per l'incolumità del figlio.

Preoccupazione che si sarebbe acuita a seguito delle vicende giudiziarie che avrebbero coinvolto Francesco Diana e Tommaso Ragnino. Le richieste estorsive secondo quanto narrato dalla donna si sarebbero verificate in un arco temporale che va dal maggio 2020 al maggio 2023 con un ultimo episodio compiuto da Diana che si sarebbe recato al vivaio della imprenditrice pretendendo la somma di 25mila euro (in totale chiesti 40mila euro). 

Tale somma doveva servire come 'riscatto' di una vettura presa a noleggio dalla vittima per conto degli indagati e poi 'persa' perché sequestrata a seguito di un controllo delle forze dell'ordine. Nel quadro degli accertamenti degli inquirenti è stata escussa la vittima che ha ammesso di aver perpetrato dei furti perlopiù commissionati dagli indagati e che vantava numerosi 'debiti' nei loro confronti. La prossima settimana Francesco Diana e Tommaso Ragnino chiariranno la loro posizione davanti al gip. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Ferdinando Letizia, Enzo Domenico Spina, Valerio Stravino.

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