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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria a Vico

Affinita parla in aula: "Escort e banchetti solo per gratitudine"

L'ex dirigente racconta la sua versione: "Se avessi pensato che volevano corrompermi li avrei denunciati"

Sesso, cene, un weekend "galante" a Roma. Erano questi i favori che Pio Affinita, dirigente del Comune di Santa Maria a Vico, ha ricevuto da Angelo Grillo, dopo l'aggiudicazione dell'appalto rifiuti. Stamattina l'ex dirigente comunale, accompagnato dai suoi legali Italo Madonna e Raffaele Carfora, si è sottoposto alle domande del pubblico ministero della Dda Luigi Landolfi nel processo, per la turbativa d'asta e la corruzione, che si sta svolgendo dinanzi alla Prima Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Roberto Donatiello (Rosaria Dello Stritto e Pasquale D'Angelo giudici a latere).

Un esame lungo, durato oltre due ore, in cui Affinita ha raccontato la sua versione dei fatti sottolineando che "dopo l'arresto volevo solo morire" e che per questo la versione fornita durante l'interrogatorio di garanzia era "confusa".

LA GARA RIFIUTI

Affinita ha parlato ovviamente della gara oggetto della contestazione espletata l'11 aprile del 2013. "Verificammo la regolarità delle buste, poi procedemmo alla verifica delle offerte e della documentazione", ha riferito ai giudici. Dall'analisi dei documenti emerse che "l'offerta della Fare Ambiente era anomala, nel senso che era uguale alla soglia di anomalia. per questo chiesi giustificazioni". Giustificazioni che vennero inoltrate per iscritto il 18 aprile. Una settimana più tardi perchè "non mi occupavo solo di quello ma anche di altro", ha detto Affinita. Ma per la Procura le intercettazioni e le dichiarazioni rese da altri indagati "dicono altro".

La risposta sarebbe dovuta arrivare entro l'inizio di maggio e così fu. "Non conosco Angelo Grillo - ha proseguito Affinita - Andai a fare un sopralluogo in azienda e c'era Roberto Grillo, Alessandra Ferrante ed altre donne". L'amministratore unico della Fare Ambiente, invece, era Alessandra De Rosa che "incontrai in Comune. In quella circostanza le spiegai del protocollo di legalità: se ci fosse stato qualsiasi pizzo avrei revocato l'appalto".

I RITARDI DELLA PREFETTURA

Incalzato dai suoi difensori Affinita ha spiegato come nel mese di luglio abbia richiesto alla Prefettura di Caserta se ci fossero stati eventuali problemi ostativi, di tipo interdittivo, alla stipula del contratto con Fare Ambiente ma anche per la New Splash. L'ufficio di Governo però non ha mai risposto e per questo, decorso il termine di 45 giorni, si formò, sulla base del silenzio, l'assenso della Prefettura. Circostanze sulle quali i difensori hanno prodotto documentazione. Il 4 ottobre viene stipulato il contratto con De Rosa.

APPUNTAMENTO "GALANTE" NELLA CAPITALE

Lo stesso giorno della stipula del contratto "De Rosa mi invitò a Roma" sulla base di "una simpatia che c'era", ha replicato Affinita. L'incontro galante, così lo ha definito lo stesso ex dirigente, è fissato per il weekend dell'11 ottobre. "Le dissi - ha detto Affinita - che avrei portato anche un mio amico, che volevamo un locale serio dove trascorrere una serata piacevole". Tra il 4 e l'11 ottobre, però, il dirigente ha contatti con Alessandra Ferrante - con la quale "c'era un rapporto idilliaco" - e con Roberto Grillo a cui rivela del prossimo incontro romano.

Li informa perchè "il venerdì avrei visto De Rosa ma il sabato avrei avuto piacere a trascorrere la giornata insieme a tutti". Affinita raggiunge la capitale accompagnato da Pasquale Valente, il factotum di Angelo Grillo, ma arriva a Roma in ritardo. "Andammo in una pizzeria - ha spiegato Affinita - Pagò la De Rosa". Poi la notte in albergo e l'appuntamento va al giorno dopo. "Pranzammo in un capannone, un pranzo da 10 euro per ciascun commensale - ha spiegato Affinita - C'era anche il marito di Alessandra De Rosa e Roberto Grillo. Dopo il pranzo Roberto mi disse che conosceva un'amica a Roma, ti faccio divertire un po' mi disse", ha proseguito Affinita.

L'ESCORT

Ed ecco che Affinita viene accompagnato dall'amica di Grillo, un'escort cubana che gli viene presentata come architetto e con la quale Affinita fa una passeggiata per il centro di Roma - ma "non visitammo i musei vaticani"- e poi va in albergo dove si sarebbe consumata la prestazione (tra le preoccupazioni dello stesso Grillo che si raccomanda alla donna di "andarci piano" per le condizioni fisiche e l'età di Affinita). "Non ho trascorso lì tutta la notte - ha detto Affinita - Dopo un quarto d'ora andai via".

LO SPACCATO

Questi i fatti per i quali Affinita, però, non si pone il problema che la ditta di fatto lo stesse "corrompendo". "Se lo avessi pensato li avrei denunciati". "Negli anni novanta capitava sempre che a chiusura della gara si andasse a pranzo con la ditta aggiudicataria - ha commentato Affinita il suo comportamento - L'importante è che uno resta onesto. Inoltre non dovevo svolgere nessun ruolo (se non quello di pagare le fatture alla ditta nda) Lo fecero per gratitudine".

LA REVOCA

Infine nel mese di novembre 2015 ci sono gli arresti Asl. Affinita viene a sapere dalla stampa che la New Spalsh di Grillo era coinvolta e si recò in Prefettura chiedendo delucidazioni sull'interdittiva alla New Splash che non riceve, o meglio la risposta è evasiva ed omissiva. A quel punto Affinita scrive alla Prefettura che risponde solo il 26 novembre e il 27 novembre viene revocato l'appalto.

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