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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Si finge escort per truffare i clienti

La donna accusata di truffa ed estorsione ricorre in Cassazione

Si fingeva escort per essere contattata da clienti. Poi una volta che riceveva i soldi per la prestazione scappava col malloppo o, in qualche caso, minacciava i malcapitati clienti per farsi consegnare il denaro.

E' questo il caso discusso in Cassazione stamattina, dinanzi alla seconda sezione penale presieduta dall'ex pm di "Mani Pulite" Piercamillo Davigo. Protagonista della vicenda è Valeria Iandolo, 32 anni di Santa Maria Capua Vetere, già condannata in primo grado (2 anni e 10 mesi) ed in appello (2 anni e 5 mesi), che ha fatto ricorso alla Suprema corte per la rivisitazione della sentenza. 

Il sistema architettato dalla donna, difesa dall'avvocato Vincenzo D'Angelo (sostituito per la discussione di oggi da Enrico Capone), era piuttosto semplice. La 32enne metteva annunci hot su alcuni siti per incontri in Irpinia. Una volta contattata dai clienti dava loro appuntamento presso strutture alberghiere e, chiedendo il pagamento anticipato della prestazione sessuale, riusciva ad ottenere il denaro per poi fuggire. 

Ma non solo la truffa. Alla donna è contestata anche l'estorsione in quanto qualche cliente, per recuperare il denaro versato, ha ricontattato la donna ricevendo in cambio minacce.  La decisione degli Ermellini è attesa per le prossime ore.

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