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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Edilizia, commercio e ristorazione: così investono i clan

Nel casertano sono 176 le aziende confiscate alla camorra

Sono 176 le aziende confiscate alla camorra casertana su un totale di 3mila in Italia gestiti dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e destinazioni dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Dall'analisi dei dati, pubblicati da openregio, emerge come i clan del casertano investano principalmente in due settori: quello delle costruzioni (con 10 aziende destinate e 58 date già in gestione) e quello del commercio all'ingrosso (con 5 imprese destinate e 30 date in gestione a società cooperative).

Per quanto riguarda il resto dei settori d'investimento della camorra nel casertano emerge come tra le aziende destinate una sia nel settore dell'agricoltura, caccia e silvicoltura; 1 nel settore alberghiero e della ristorazione; 3 nei servizi sociali; 4 nell'estrazione dei minarali ed 1 nei trasporti.

Delle imprese affidate in gestione dall'agenzia, invece, 6 sono nel settore dell'agricoltura; 7 in quello ricettivo e della ristorazione; 8 nei servizi; 3 nella finanza; 19 nel settore delle attività immobiliari; 5 attività manifatturiere; 1 nella pesca e piscicoltura; 2 attività a conduzione familiare; 3 nella distribuzione di energia elettrica, gas e acqua.

"Le aziende - ha spiegato il prefetto Ennio Mario Sodano, direttore nazionale dell'Agenzia - spesso stanno sul mercato per il fatto che sono mafiose. Quando perdono questo "vantaggio" non riescono ad essere sostenibili e spesso falliscono". Una dato che viene confermato anche nel casertano. Delle 32 aziende destinate, infatti, 28 sono in liquidazione e 4 in vendita.

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