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Cronaca Casaluce

Ecomostro, il Comune mette in vendita le villette della discordia

Primo passo per la riqualificazione dell'area

Ecco la svolta decisiva per l’ecomostro tra via Brodolini e via Sant’Erasmo a Casaluce, che avrebbe dovuto ospitare 24 villette a schiera per l’edilizia residenziale: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nazzaro Pagano decide di vendere tutta la struttura provando a mettere la parola fine a tutta la vicenda.

Il tutto ha inizio con la delibera 17 del 2009 con la quale l’allora insediata commissione straordinaria prefettizia annullò la deliberazione del consiglio comunale del 10 maggio 2003 nella parte in cui era stata individuata la società Iacp Futura a.r.l. quale soggetto attuatore del programma edilizio oggetto della stessa delibera, nonché concessionaria del diritto di superficie sull’area e quindi, per l’effetto, rescisse la successiva convenzione del 10 novembre 2004.

Poi ci fu un’ordinanza (la numero 23) del 18 giugno 2013 con la quale si dispose l’annullamento in autotutela del permesso di costruire e la demolizione delle opere realizzate. A questo la Iacp Futura fece ricorso al Tar ma nel dicembre 2014 arrivò la sentenza della VIII sezione del Tar della Campania che sancì la vittoria del Comune di Casaluce rigettando totalmente, con sentenza 6494 del 10 dicembre 2014, il ricorso presentato dalla Curatela del Fallimento Iacp Futura.

Da quel momento il bene è passato al Comune e il sindaco ha anche provveduto al pagamento delle indennità di esproprio ai proprietari dei terreni, per una somma pari a 624.479 euro. Su questo spazio di 8740 mq insistono 4 ‘rustici’ di varie dimensioni che dovevano ospitare queste 24 villette a schiera su tre livelli. Oggi il responsabile dell’area tecnica Ferdinando Matarazzo ha ritenuto che l’area con queste 4 strutture sopra possa valere 710mila euro totali e la finalità è quella di alienare il tutto mediante procedura di evidenza pubblica.

Questo ‘ecomostro’ che nel corso degli anni è stato oggetto di degrado ed abbandono si trova nelle dirette prossimità del Comune e delle scuole nido, materna e media. “E’ necessario ed urgente un intervento di riqualificazione” dicono dall’amministrazione ma prima di procedere con la gara bisognerà prima verificare lo stato e le condizioni della struttura e poi si dovrà valutare quanto costerebbe la bonifica ambientale dell’area da vegetazione, arbusti, rifiuti e materiali vari. “Tutti elementi che si aggiungeranno alla valutazione complessiva dell’immobile per consentire una stima definitiva al fine di bandire una gara ad evidenza pubblica per l’alienazione del bene”. Qualcosa quindi si muove, adesso bisognerà capire ancora quanto tempo passerà per la riqualificazione di tutta l’area.

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