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Cronaca Casal di Principe

Duplice omicidio di camorra, 'Cicciariello' vuota il sacco

Schiavone confessa dopo l'annullamento degli ergastoli da parte della Cassazione

Francesco Schiavone, Cicciariello, cugino omonimo del capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone Sandokan vuota il sacco e si auto accusa dell'omicidio di Antonio Cantiello e Domenico Florio.

La confessione da parte del parente del boss è avvenuta oggi nel corso del processo, svolto in corte d'Assise di Appello a Napoli, proprio su una serie di omicidi da parte del clan dei Casalesi tra cui quello di Cantiello e Florio, commesso nel 1996 a Santa Maria la Fossa. I due, entrambi affiliati al clan, vennero uccisi e fatti sparire. I loro cadaveri, secondo il racconto di alcuni collaboratori, furono poi bruciati e gettati nel fiume Volturno. 

Una confessione a sorpresa dopo che il processo era tornato dinanzi ai magistrati dell'Appello dopo l'annullamento degli ergastoli disposto dalla Suprema Corte di Cassazione. Il processo adesso dopo le dichiarazioni autoaccusatorie di Cicciariello riprenderà alla metà di aprile. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Paolo Caterino ed Angelo Raucci.

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