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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Aversa

Cocaina fatta sparire in caserma: sentenza per tre finanzieri

L'inchiesta partita dopo la morte di un militare per overdose

Tutti assolti. E' stata questa la sentenza dei giudici per tre finanzieri accusati di aver occultato e fatto sparire 4 kg di cocaina che erano stati sequestrati dal comando di Aversa.

Hanno retto le tesi dei difensori Giuseppe Stellato (per Francesco Nasta per il quale la Procura aveva incocato la condanna a 10 anni di carcere) e Giovanni Cantelli (per Pasquale Topa ed Antonio Casciari per cui il pm aveva chiesto 8 anni a testa). Gli avvocati sono riusciti a dimostrare l'estraneità dei tre ai fatti contestati e per questo il collegio li ha scagionati. Adesso si attendono le motivazioni.

Le indagini scattarono in seguito alla morte del tenente Felice Stringile nella città normanna. Le indagini portarono subito alla perquisizione dell'ufficio del tenente. Nel corso delle operazioni, all'interno di una cassaforte contenente reperti ed altro, veniva rinvenuto un cartone imballato indicato come contenente circa 4 kg di cocaina; tale reperto risultava essere chiuso con nastro da imballaggio, ma, ad una più attenta visione, risultava che i sigilli erano stati manomessi. Tale circostanza destava immeditamente sospetti, tanto che successivi accertamenti consentivano di appurare che il reperto risultava essere stato distrutto il 13 ottobre 2011.

Ad un primo esame appariva subito chiaro che vi era stata l'appropriazione dei 4 kg di cocaina e che il pacco era stato perfettamente ricostruito, con all'interno dei panetti di das e tutto quello che originariamente conteneva (riviste, originari involucri, resti di caffè e scarpe) al fine di dare la parvenza di un reperto appoggiato all'interno della cassaforte in attesa di distruzione. La Procura continuava quindi con due indagini parallele orientate, la prima, ad accertare le cause del decesso del tenente Stringile e le eventuali responsabilità dirette o indirette di terzi nell'evento; la seconda, ad acquisire elementi probatori in merito all'ammanco della droga.

Gli accertamenti autoptici e tossicologici consentivano di stabilire che il decesso del tenente era dovuto ad overdose di droga, che il militare aveva prelevato da alcuni locali del comando di appartenenza. Ma si appurava che non si trattava della cocaina depositata nelll'armadio blindato del proprio ufficio. Sull'altro versante vennero raccolti elementi che consentivano di attribuire la sottrazione di circa 4 kg di droga ai tre finanzieri. 

Una tesi che però non ha retto al dibattimento in tribunale.

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