Droga in caserma: maresciallo in aula contro 5 imputati
Il processo per lo spaccio di stupefacenti alla Garibaldi
Un maresciallo donna si occupava del campionamento degli esami delle urine per i drug test ai militari. E' questa la procedura spiegata oggi in aula nell'ambito del processo per lo spaccio di stupefacenti all'interno della Brigata Garibaldi di Caserta.
Il processo si è celebrato stamattina dinanzi al collegio presieduto dal giudice Donatiello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Alla sbarra ci sono Luigi Belvedere, 40 anni di Maddaloni; Lello Giove, 42 anni di Avella; Patrizio Caserta, 35 anni di Maddaloni; Francesco Pannecchia, 31 anni di Marcianise; Biagio Santangelo, 50 anni di Maddaloni.
Dopo la testimonianza della militare il processo è stato riaggiornato all'inizio di novembre, L'inchiesta per la quale sono imputati i 5 riguarda da un lato lo spaccio di cocaina all'interno della caserma di via Laviano, dall'altro la falsificazione, attraverso un sistema di corruzione, dei drug test disposti dal comando della Garibaldi a carico dei militari sospettati di fare uso di stupefacenti.
Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Vincenzo Iorio, Paolo Falco e Corsiero.