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Cronaca Capua

"Condanna illegale", ecco perché il processo per 3 spacciatori è da rifare

Rese note le motivazioni con le quali la Cassazione ha annullato la condanna per Monaco, Cerullo e Sferragatta

"Deve ritenersi realizzata una condizione di sopravvenuta illegalità della pena irrogata dai giudici di merito, essenso stata essa adottata sulla base di parametri edittali divenuti incostituzionali per effetto della sentenza numero 40 dell'8 marzo 2019 della Corte di Cassazione". Così gli ermellini della Quarta Sezione del Palazzaccio (presidente Francesco Maria Ciampi) hanno motivato la decisione di annullare la condanna a carico di Roberto Monaco, 52 anni di Capua, Pasquale Cerullo, 44 anni di Capua, e Federica Sferragatta, 26 ani di Capua, accusati di aver spacciato droga tra la città del Volturno e Caserta.

I giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati che contestavano la quantificazione della condanna ed in particolare "il minimo edittale nella misura di otto anni di reclusione, anziché dui sei anni". Per gli ermellini "deve quindi ritenersi realizzata una condizione di sopravvenuta illegalità della pena irrogata dai Giudici di merito, essendo stata essa adottata sulla base di parametri edittali divenuti incostituzionali per effetto della citata sentenza della Corte Costituzionale". Il processo, ora, tornerà davanti alla Corte d'Appello di Napoli che dovrà nuovamente processare i tre imputati.

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