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Cronaca Casapesenna

"Il prete toccava le parti intime delle donne durante gli esorcismi"

In aula l'ex segretaria di don Michele Barone

Ha raccontato dei suoi primi contatti con quel prete ammirato da tutti e delle ‘attenzioni’ che lo stesso prelato le dedicava, affidandole finanche la sua agenda e, soprattutto, la gestione dei pellegrinaggi a Medjugorje. 

Un percorso nel quale, senza che lei se ne accorgesse, don Michele Barone l’avrebbe plagiata al punto da spingerla anche a farla lasciare col fidanzato per dedicarsi corpo ed anima alla missione del Tempio di Casapesenna. 

A parlare davanti al giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è l’ex segretaria del parroco oggi sotto processo per maltrattamenti e violenza sessuale, che nei mesi scorsi è stata anche intervista da “Le Iene”, dopo che era scoppiata la “bomba” del parroco e dei suoi esorcismi.

Un rapporto, quello della segretaria col parroco della Diocesi di Aversa, che è durato fino all’agosto 2016: è in quell’istante che la donna si rende conto che quel rapporto stava, forse, valicando i confini della normalità. Un episodio, soprattutto, la fa ravvedere: l’arrabbiatura del sacerdote nel momento in cui la sua fedele segretaria decide di andare in vacanza col fidanzato. Un nervosismo che, forse, nascondeva altre mire e che l’ha spinta ad allontanarsi. Versione, però, contestata dallo stesso parroco e dai suoi legali che hanno, invece, sostenuto come la ragazza sia stata allontanata per “problemi economici” che avrebbe creato il fratello della testimone nell’accensione di un mutuo.

Andando oltre, la testimone ha raccontato anche di aver assistito nel suo percorso accanto a don Michele Barone a ben cinque esorcismi: tre su donne, due su uomini. Ed ha sottolineato come il parroco, in queste occasioni, sia stato sempre molto violento e di come ‘toccava’ le parti intime delle donne che si affidavano a lui, poggiando le mani su tutto il corpo. Azioni che, in un primo momento, si pensavano fossero “pratiche esorcistiche” ma che oggi vengono viste sotto tutta un’altra luce. Il processo (che vede imputati anche il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino ed i genitori della ragazzina vittima di maltrattamenti) è stato poi aggiornato a gennaio. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Camillo Irace, Maurizio Zuccaro, Giuseppe Stellato ed Umberto Pappadia. Le ragazze che avrebbero subito abusi sessuali del prete si sono costituite parte civile con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.  

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