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Cronaca Casapesenna

Don Barone esce dal carcere dopo la condanna a 12 anni

I giudici concedono i domiciliari fuori regione per l'ex sacerdote del Tempio: "Suo carisma religioso ridotto"

Arresti domiciliari fuori regione per don Michele Barone, l'ex prete del Tempio di Casapesenna condannato a 12 anni di reclusione per le lesioni provocate ad una ragazzina di Maddaloni durante esorcismi violenti e per violenza privata nei confronti di un'altra fedele.

Il collegio presieduto dal giudice Maria Francica (Auriemma e Cesare a latere) del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto l'istanza formulata dai difensori di Barone, gli avvocati Camillo Irace e Maurizio Zuccaro, e disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari, in provincia di Teramo. Barone era detenuto in carcere dal febbraio 2018 quando gli agenti della squadra mobile lo arrestarono all'aeroporto di Capodichino di rientro da un pellegrinaggio a Cracovia. L'ex prete era anche accusato di violenza sessuale su due fedeli ma è stato assolto da tale accusa.

Alla base della decisione dei giudici il fatto che Barone non è più prete. Il suo "carisma religioso", grazie al quale avrebbe perpetrato le condotte deluttuose, si è molto affievolito e per questo sembra difficile che riesca a "ricostituire un gruppo di fedeli attorno a sé" e, sia pure dovesse accadere, difficilmente si lascerebbero convincere dalla sua figura, ormai ridotta allo stato laicale. Comunque sia, per scongiurare dubbi ed evitare contatti con le vittime, i giudici hanno disposto i domiciliari fuori regione.

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