Ai domiciliari in casa 'inagibile': scatta lo sgombero e torna in carcere
Nel corso dei sopralluoghi sono emerse gravi carenze igieniche e agli impianti
Il sindaco di Villa Literno, Valario Di Fraia, ha disposto lo sgombero di un'abitazione di via Ravenna per le scarse condizioni igieniche e di sicurezza in cui viveva una cittadina extracomunitaria, lì agli arresti domiciliari.
Ad accorgersi della situazione invivibile sono stati i carabinieri durante un controllo del rispetto della misura cautelare. Dal successivo sopralluogo, effettuato dalla polizia municipale insieme al personale dell’ufficio Tecnico del Comune e dell’Asl di Caserta, sono emerse gravi carenze igienico sanitarie, strutturali e impiantistiche.
All’interno della casa viveva anche un bambino di 4 anni, figlio della donna. Comune e Asl hanno quindi verbalizzato l’inagibilità dell’appartamento, che presentava anche fili elettrici scoperti e pericolosi. È stato richiesto al sindaco di procedere con i provvedimenti consequenziali. Il primo cittadino Valerio Di Fraia ha quindi emesso un’ordinanza: per il proprietario dell’immobile il provvedimento del sindaco prevede lo sgombero immediato del fabbricato da persone, animali e cose, in quanto la struttura non presenta le necessarie condizioni di sicurezza statica e di conformità degli impianti elettrici ed idraulici e di effettuare la necessaria disinfezione e disinfestazione dell’immobile, attraverso ditta specializzata, entro sessanta giorni dalla data di notifica dell’ordinanza.
La donna non avendo un luogo alternativo dove andare è stata trasferita in carcere. Per il minore invece si è provveduto all’affidamento presso una casa famiglia a carico del Comune.