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Cronaca Casal di Principe

Documenti falsi ai terroristi: il business della camorra nel dossier degli 007

La relazione dei Servizi Segreti al Parlamento sull'affaire immigrazione dei clan

Documenti falsi per far entrare i terroristi dell'Isis in Italia. E' questo il nuovo business delle cosche della camorra campana, in particolare dei sodalizi casertani e napoletani, messa nero su bianco nel dossier annuale degli 007 italiani consegnato nei giorni scorsi al Parlamento.

Una circostanza che getta nuove ombre sul foreign fighter algerino arrestato ad Acerra e sulla lista di 30 "listati" presenti tra le province di Caserta e Napoli. I servizi segreti italiani nel loro dossier hanno riferito come sul fronte dell'immigrazione clandestina da parte della criminalità organizzata siano emersi "puntiformi tentativi di ingerenza nel sistema di accoglienza da parte di soggetti vicini ad organizzazioni criminali autoctone, anche in relazione alla possibilità di intercettare cospicui finanziamenti pubblici. Parimenti, è stata evidenziata, principalmente in area campana, la disponibilità di alcuni clan a fornire supporto logistico ai migranti, essenzialmente nel procacciamento di documenti contraffatti" ma anche "titoli di viaggio".

La questione è stata attenzionata dagli 007 che hanno fatto riferimento "sul territorio nazionale, con specifico riferimento alla piazza campana, tradizionale bacino di approvvigionamento per soggetti e gruppi della più disparata matrice, inclusa quella jihadista". Un business duplice visto che "gli stessi migranti costituiscono un bacino di reclutamento sfruttato tanto dai circuiti malavitosi nazionali, specie per attività lavorative in nero, quanto, in maniera più strutturata, da sodalizi stranieri", in particolare dalle mafie al confine tra la Libia ed il Ciad.

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