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Cronaca Piazza Vanvitelli

Quel bubbone di 209 milioni che pesa come un macigno sul dissesto-bis

L’enorme contenzioso del Comune di Caserta

Un bubbone di 209 milioni di euro: a tanto ammonta il contenzioso del Comune di Caserta che è stato al centro della delicata vicenda del riequilibrio di bilancio bocciato dalla Corte dei Conti. Al momento non si conoscono ancora le motivazioni sulle quali si è basata la scelta dei giudici di Roma (a sezioni riunite) ma è chiaro che quella matassa che ancora non è stata districata rappresenta una spada di Damocle che resta sulla testa di chi oggi gestisce l’amministrazione comunale del Capoluogo.

Bocciato il ricorso alla Corte dei Conti

Perché il Comune di Caserta, che adesso viaggia verso il secondo dissesto finanziario (il secondo in sei anni), stando a quanto ha messo nero su bianco lo stesso responsabile dei servizi finanziari dell’Ente di piazza Vanvitelli Girolamo Santonastaso, ha un contenzioso aperto di 209 milioni di euro. Per circa 16 milioni di cause, il Comune ha “basse aspettative” di vittoria; per altri 24 milioni c’è, invece, una “alta aspettativa” di vittoria; mentre il grosso, circa 167 milioni, è da ritenere in bilico. E tra questi c’è anche il nodo legato ai debiti nei confronti dell’imprenditore Mario Pagano che, ad oggi, ha rifiutato tutti i tentativi di mediazione portati avanti dalla commissione straordinaria di liquidazione.

Il sindaco: "Un'ingustizia, colpa di Del Gaudio"

Ed è proprio questo “bubbone” che ha inguaiato il sindaco Carlo Marino e l’assessore Federico Pica ed è probabile che proprio questo sia alla base della bocciatura del ricorso. Anche perché, stando ai rilievi della Corte dei Conti regionale, il Comune ha messo da parte pochi milioni di euro per affrontare

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