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Cronaca San Prisco

Diplomi falsi, solo un indagato parla col gip. Pronti i ricorsi al Riesame

Dell'inchiesta si è occupata anche "Striscia la Notizia"

Hanno scelto la strada del silenzio 3 dei sei indagati coinvolti nell’inchiesta sui falsi diplomi della Procura di Avellino. L’unico a parlare col giudice è stato Ernesto Capone, il funzionario del provveditorato agli studi di Avellino. Altri due indagati, invece, hanno rinunciato all'interrogatorio. Il giudice ha confermato la misura cautelare per tutt, mentre gli avvocati hanno già pronto il ricorso al Riesame.

Tra gli arrestati (c’è anche un imprenditore di San Prisco) anche l’ex collaboratore della Cisl Irpinia-Sannio Antonio Perillo, il quale è stato scoperto dall’inviato di Striscia la Notizia proprio mentre prendeva una presunta mazzetta. Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che Perillo aveva un ruolo centrale nell’organizzazione, in quanto era colui che procacciava clienti per gli altri indagati, ovvero gli esaminatori degli istituti che rilasciavano i diplomi. I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Avellino hanno potuto certificare che in un mese ci sono stati almeno 50 casi.

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