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Cronaca Sant'Arpino

La Corte di Appello assolve l'ex consigliere dall'accusa di diffamazione

Ribaltato il verdetto del giudice monocratico che condannò Capone a causa del suo duro attacco nei confronti dell’allora sindaco Di Santo

Era stato condannato in primo grado per il delitto di diffamazione, ma l’appello ha ribaltato il verdetto, assolvendo l’imprenditore ed ex consigliere comunale Francesco Capone. La Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli ha adottato questa decisione, ritenendo che la condotta del Capone non rientrasse nell'ipotesi della diffamazione.

La campagna elettorale per le elezioni comunali del 2013 a Sant'Arpino vide contrapposti il sindaco uscente, poi rieletto, Eugenio Di Santo e Francesco Capone. Fu uno scontro accesso, che ebbe i suoi riverberi anche durante le sedute del consiglio comunale.

E proprio in occasione di una riunione per l’approvazione del conto consuntivo, nel giugno del 2013, Capone, da leader dell’opposizione, intervenendo in aula, lanciò un duro attacco nei confronti dell’allora sindaco Di Santo e degli altri componenti della maggioranza. Scattò nei confronti di Capone una denuncia per diffamazione che portò il giudice monocratico di Santa Maria Capua Vetere a riconoscere la colpevolezza di questi.

Nel corso del giudizio di appello, l’avvocato Enzo Guida, difensore dell’ex consigliere comunale, ha sostenuto la insussistenza del delitto di diffamazione. Tesi che è stata accolta dalla Corte di Appello partenopea che ha cosi assolto l’imputato.

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