rotate-mobile
Cronaca Castel Volturno

Demoliscono il deposito del supermercato e gli chiedono anche 21mila euro per il ‘surplus’

La struttura era abusiva, ma secondo l’Agenzia delle Entrate la mancata distruzione di travi e pilastri aveva aumentato il valore venale

Aveva costruito un deposito accanto ad un supermercato che è stato considerato abusivo. Ma dopo averlo visto abbattuto, vi è visto recapitare anche una ‘cartella’ dall’Agenzia del Territorio con la richiesta di pagamento di una somma di 21mila euro perché era stato ritenuto aumentato il “valore venale” dell’edificio visto che nella demolizione non erano state distrutti pilastri e travi.

Il caso che ha coinvolto un imprenditore di Castel Volturno è stato al centro di una lunga battaglia giudiziaria che si è conclusa, almeno in primo grado, nelle scorse settimane. L’imprenditore (che poi è defunto, tant’è che la causa è stata portata avanti dagli eredi) aveva contestato il fatto che dopo aver ottenuto l’ordine di demolizione dal Comune di Castel Volturno (2011) e la ‘fattura’ per la ditta che ha effettuato i lavori (circa 39mila euro) si era visto recapitare anche una ‘sfogliatella’ da 21mila euro per non aver abbattuto travi e pilastri. Un problema sollevato dallo stesso imprenditore che lamentava il poco tempo che gli era stato messo a disposizione per la demolizione che non aveva potuto prevedere anche i pilastri, visto che, poggiando sulle abitazioni attigue (di proprietà della stessa famiglia), avrebbero potuto creare problemi strutturali alle case.

Al termine di una discussione molto lunga, l’Ottava sezione del Tar Campania presieduta da Italo Caso ha deciso di accogliere il ricorso relativamente al pagamento dei 21mila euro all’Agenzia del Territorio, confermando, invece, l’obbligo dell’imprenditore di versare i 39mila euro per il pagamento dell’abbattimento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Demoliscono il deposito del supermercato e gli chiedono anche 21mila euro per il ‘surplus’

CasertaNews è in caricamento