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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Tammaro

ELEZIONI D’Angelo accusa: “Disgustato dalle promesse impossibili”

Il candidato di ‘LeAli’ ai giovani: “Votate chi offre un progetto concreto e credibile”

L’avvocato Vincenzo D’Angelo, candidato sindaco di “LeAli per San Tammaro”, si dice “disgustato dalle promesse a vanvera che certi personaggi della vecchia politica locale vanno facendo”. “Sono promesse da campagna elettorale – spiega il candidato alla fascia tricolore - Mi rivolgo ai giovani come me e li invito a non dare credito a quanti oggi vanno promettendo a destra e a sinistra. Sono promesse che non potranno mantenere mai. Semmai, chiedete loro perché si sono candidati e cosa hanno da chiedere alla politica? Chiedete loro che significa cambiare casacca e riproposi di nuovo? Chiedete loro cosa hanno fatto negli anni di governo amministrativo? Chiedete loro perché tanto interesse alla poltrona?  Io e gli amici che mi sostengono con orgoglio possiamo sempre dire di essere stati dalla stessa parte. Sempre. Il primo atto che farò insieme al consiglio che mi onorerò di presiedere sarà tagliare le indennità di carica. Io e la squadra che mi sostiene lo possiamo affermare con fermezza”.

Quale il messaggio per i giovani?

“I giovani sono il futuro, l’investimento su cui bisogna puntare, il “capitale sociale” della comunità. Ai giovani dico di votare senza credere alle lusinghe di qualcosa che non c’è, ma di votare chi offre loro un progetto concreto e credibile. E prima di scegliere devono chiedersi come mai chi oggi promette la luna, quando era assessore del comune di San Tammaro, non ha realizzato nulla? Cosa è stato realizzato per i giovani? Niente.  La mia proposta è semplice: valorizzare le strutture sportive-ricreative del territorio. Sostenere l’attivazione di un Centro Sociale Polivalente. Sostenere il mondo dell’associazionismo che a vario titolo si occupa di sociale, valorizzandone l’apporto e definendo forme stabili di confronto e di partecipazione. In questo modo si incarnano una miriadi di manifestazioni di interesse che avvicinano i giovani al territorio, portano persone in paese. Si crea vita e di conseguenza si avvia una circuitazione monetaria che porta ricchezza ed occupazione. Peccato che si sono bruciati dieci anni e non si è fatto nulla, proprio nulla per i giovani.  Ma ora è il momento di cambiare. Di cambiare insieme il 10 giugno.”

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