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Cronaca Casapesenna

Dalla pizzeria alla cornetteria: così le donne del clan cercavano di ‘ripulirsi’

Il racconto del pentito Michele Barone ai magistrati

C’era chi come Gesualda Zagaria aveva aperto una piccola pizzeria; e chi, come Patrizia Martino, moglie di Antonio Zagaria, aveva lavorato in un cornettificio al Villaggio Coppola a Castel Volturno. Così, secondo il racconto dei pentiti, le donne del clan dei Casalesi che faceva capo a Michele Zagaria cercavano di ripulirsi la ‘faccia ed il nome’ ma senza grandi fortune.

A svelare i retroscena è stato il collaboratore di giustizia Michele Barone, che ascoltato dai pm della Dia il 20 giugno 2016 racconta: “Non sono in grado di riferirvi come i familiari di Michele Zagaria si sostengano, dal momento che mi risulta non abbiamo mai svolto un’attività lavorativa. Mi risulta che Patrizia (Martino, nda) abbia lavorato in un cornettificio al Villaggio Coppola, mentre Tiziana (Piccolo, nda) era in società con Gesualda Zagaria in una pizzeria. Il tenore di vita delle cognate di Michele Zagaria certamente non rispecchiava il reddito che poteva derivare dal loro lavoro. La famiglia Zagaria però è sempre stata molto unita e Michele Zagaria ha sempre voluto che loro vivessero agiatamente”.

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