rotate-mobile
Cronaca

La clamorosa rivelazione del cugino del boss: "Incontravo i politici in Comune"

Carmine Iovine parla al processo per la tentata estorsione all'imprenditore Caprio

Il cugino del boss dei Casalesi Antonio Iovine, oggi collaboratore di giustizia, era di casa a Palazzo Castropignano. Una circostanza inquietante che è emersa nel corso dell'esame di Carmine Iovine, 53 anni, imputato insieme ad Enrico Diana, 37enne e nipote del ben più noto esponente dei Casalesi Raffaele Diana detto Rafilotto, e Renato Caterino, 56 anni, per la tentata estorsione all'imprenditore Ubaldo Caprio

Un esame lunghissimo che si è svolto dinanzi al collegio presieduto dal giudice Alaia al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Iovine ha spiegato ai giudici ed al pm della Dda D'Alessio che "nel periodo tra il 2013 ed il 2015 (durante l'amministrazione guidata da Pio Del Gaudio nda) mi recavo 2-3 volte a settimana al Comune di Caserta insieme a mio cugino Renato Caterino per incontrare sindaco, vicesindaco ed assessori". Il motivo di tali visite così cadenzate era relativo al "rinnovo del parco auto del Comune".

Carmine Iovine ha sostenuto di essere stato un imprenditore nel settore della vendita delle auto fino al 2008 quando ebbe problemi con il fisco: "la guardia di finanza mi ha contestato l'evasione dell'iva. Reato per il quale sono stato assolto ad Udine ma nel frattempo sono fallito". E allora a che titolo andava di continuo al Comune di Caserta? Ha domandato il pm dell'Antimafia. "Per conto di Massimo Diana che vendeva auto". Parco auto che sarebbe dovuto essere rinnovato, secondo Iovine, "senza gara d'appalto perché avrei fatto la permuta dei mezzi e non serve un bando di gara. Mi sono informato con i miei legali". 

Iovine ha riferito al collegio giudicante tali circostanze per giustificare incontri a Caserta con Caprio, imprenditore a lui legato perché "in quel periodo avevo una relazione con la cugina".  Il cugino di 'O Ninno ha anche riferito di aver rivelato a Caprio di un progetto per la "realizzazione di una vasca per prelevare acqua con gli elicotteri per la Comunità Montana del Matese".

Progetto di cui aveva anche parlato al "presidente della comunità montana del Matese Fabrizio Pepe". Successivamente Iovine, secondo la sua versione, avrebbe incontrato Francesco Caprio nei pressi di "San Tammaro dove c'erano gli elicotteri". Per il progetto antincendio Iovine ha tirato in ballo anche un comandante dell'aeronautica che sarebbe titolare di una società con sede a Malta che è proprietaria di velivoli. Pepe, Massimo Diana ed anche il comandante saranno ascoltati nella prossima udienza all'inizio di marzo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La clamorosa rivelazione del cugino del boss: "Incontravo i politici in Comune"

CasertaNews è in caricamento